I password manager sono la soluzione migliore per conservare le credenziali di accesso ai numerosi servizi online. LastPass è uno dei più popolari, ma finora richiedeva un abbonamento per la sincronizzazione delle password tra tutti i dispositivi. L’azienda ha ora rimosso questo balzello, rendendo gratuita la funzionalità. Gli utenti non hanno quindi più scuse per evitare l’uso di questo utile tool.
LastPass è stato lanciato nel 2008. All’epoca, la diffusione degli smartphone era molto limitata (l’iPhone era stato annunciato solo un anno prima), quindi la maggioranza degli utenti utilizzava i (pochi) servizi online principalmente tramite browser. Oggi invece esistono miliardi di dispositivi che permettono di accedere ad Internet da qualsiasi luogo. Contemporaneamente sono aumentati i furti di password che, spesso, sono le stesse per molti servizi, proprio perché gli utenti fanno fatica a ricordare quelle più complesse.
Con LastPass è possibile generare password sicure e uniche, tenere traccia dei siti ai quali corrispondono e inserirle automaticamente quando necessario. Le password sono conservate sul cloud e quindi sono accessibili da computer, smartphone e tablet tramite app (Windows, Mac, Linux, iOS e Android) o estensioni del browser (Chrome, Firefox, Opera, Internet Explorer e Microsoft Edge). Oltre alla sincronizzazione tra tutti i dispositivi, la versione gratuita offre anche l’autenticazione in due fattori.
La versione Premium (un dollaro/mese) consente la condivisione tra cinque utenti (Family Sharing) e l’identificazione tramite impronta digitale. L’offerta include inoltre 1 GB di spazio cifrato, l’autenticazione in due fattori con YubiKey e Sesame, il supporto clienti prioritario e la visualizzazione senza inserzioni pubblicitarie.