Come avrete notato le offerte dei maggiori operatori riguardano connessioni a 4,7,10, 20 Mbit in download. Questi livelli di bandwith sono molto elevati, 20 Mbit, quando raggiunti, sono la considerevole velocità di 2 MB al secondo. Per gli utenti domestici, ma anche per i piccoli utenti aziendali dovrebbero essere più che sufficienti a garantire le proprie necessità.
Come mai allora si sentono ancora lamentele sulla lentezza della connessione internet?
Una delle ragioni, a parte la qualità del servizio e quindi dell’effettiva bandwith erogata dal provider, è da ricercarsi nelle caratteristiche della connettività ADSL; in particolare nella propria asimmetria.
ADSL sta per Asymmetric Digital Subscriber Line dove il termine simmetrico sta ad indicare la disparità di bandwith fra upload e download (la banda in upload può essere 5-10-20 volte inferiore a quella in download) il che rende la linea particolarmente adatta al ricevere contenuti dalla rete (soprattutto quindi in download).
Il problema si evidenzia nel momento in cui si verifica una partecipazione attiva dell’utente, quando cioè deve compiere operazioni verso la rete (si pensi allo scambio di file, il VoIP, l’FTP…).
Da quanto detto si evince perchè l’ADSL non soddisfa appieno l’utente medio attuale: la rete ora come ora è pensata per un dialogo attivo fra macchina e Web pertanto se cala il contributo dell’user cala anche la percezione delle prestazioni globali di rete.
Esistono comunque delle connessioni simmetriche (come ad esempio l’HDSL), ma i loro costi per ora sono ancora troppo elevati per essere pensabili a livello domestico.