Dal 1 gennaio 2017 è in vigore il “droit à la déconnexion” (diritto alla disconnessione) per i lavoratori francesi. Una legge, voluta dalla Ministra del Lavoro Miryam El Khomri, obbliga le aziende con oltre 50 dipendenti a stabilire delle regole per consentire il diritto di ignorare email, messaggi o SMS. Per la prima volta, quindi, un governo cerca di porre un limite al crescente problema della reperibilità h24 che può avere conseguenze negative sulla vita privata e la salute.
La diffusione dei moderni strumenti di comunicazione ha permesso di eliminare alcuni vincoli, come la necessità di recarsi sul posto di lavoro. Per molte attività è possibile rimanere in contatto con l’azienda dalla propria abitazione, senza essere obbligati a rispettare determinati orari. Quando invece sono imposti, i lavoratori dovrebbero essere liberi di dedicarsi alle proprie attività preferite al termine dell’orario di lavoro. Ma la cosiddetta cultura del lavoro “always-on” ha portato ad un incremento delle ore di straordinario non pagato, in alcuni casi dietro la minaccia del licenziamento.
In base alla nuova legge francese, le aziende dovranno concordare con i loro dipendenti il diritto alla disconnessione e le modalità per ridurre l’intrusione nelle loro vite private. Se l’accordo non può essere raggiunto, le aziende devono comunicare esplicitamente cosa verrà chiesto ai dipendenti al di fuori dell’orario di lavoro. È necessario trovare la soluzione migliore in base alle esigenze dei singoli lavoratori: alcuni preferiscono lavorare la sera, altri prima dell’orario stabilito (durante il viaggio), altri ancora chiedono una pausa pomeridiana per cucinare o andare a prendere i figli a scuola.
Non è chiaro però come verrà effettivamente attuata la nuova legge. Si potrebbero utilizzare i metodi già disponibili in Germania, come il taglio della connessione di sera e nei weekend oppure l’eliminazione automatica delle email inviate ai dipendenti in orari non consentiti.