Vince Cable, Ministro del Commercio e dell’Industria britannico, ha annunciato che entro il 2015 la città di Milton Keynes (nel sud est dell’Inghilterra) impiegherà sulle proprie strade una flotta di 20 mezzi in grado di guidare in modo autonomo, senza l’intervento del conducente. Non si tratta di vere e proprie driverless car, ma di pod che possono ospitare un massimo di due persone, come mostrato nel filmato dimostrativo in streaming di seguito.
Questi particolari mezzi uniranno inizialmente la stazione ferroviaria a un polo commerciale, spostandosi su tratti stradali solitamente percorsi a piedi in circa 20 minuti. Come già visto in altri veicoli simili, la sicurezza è garantita dall’impiego di un’avanzata tecnologia: telecamere per monitorare ciò che accade nell’ambiente circostante e sensori in grado di avvertire il rischio di impatto con persone oppure ostacoli di altro tipo. La velocità massima raggiungibile sarà pari a 19 Km/h. L’intenzione è quella di aumentare la flotta fino a 100 unità entro il 2017. L’investimento necessario per la realizzazione del progetto è di 1,5 milioni di sterline, pari a circa 1,8 milioni di euro.
Il prezzo di una singola corsa dovrebbe essere di 2 sterline (2,4 euro), ma su questo Cable dichiara che potrebbero esserci variazioni prima di stabilire la tariffa definitiva. Chi vorrà utilizzare uno dei pod in questione potrà farlo semplicemente chiamandolo con un’app per smartphone e, una volta a bordo, un sistema di infotainment consentirà l’accesso alla casella email, alle ultime notizie, musica, videogiochi, previsioni meteo e navigazione Web.
L’intenzione è dunque quella di battere sul tempo Google e la sua Self-Driving Car, il cui debutto ufficiale è al momento previsto per il 2018, anche se la natura dei due progetti è sostanzialmente diversa. La tecnologia di bigG sarà applicata a vere e proprie quattro ruote e potrà percorrere strade urbane o extraurbane senza alcuna limitazione, mentre i pod di Milton Keynes saranno almeno inizialmente limitati ad un tragitto ben definito. La notizia rappresenta però l’ennesima dimostrazione di come anche l’industria automobilistica sia destinata a diventare sempre più smart, portando nei prossimi anni all’introduzione di veicoli capaci di viaggiare in modo sicuro senza l’intervento umano.