Secondo le dichiarazioni riportate da Dimensional Research, ricavate da una serie di interviste a 1100 grosse aziende, è possibile notare quale sarà il primo approccio di molti professionisti all’uscita di Windows 7.
I risultati sono prevalentemente dettati dalla diffidenza di chi non ha apprezzato Windows Vista, e di conseguenza non molto promettenti e brillanti. Solo il 17%infatti, intende effettuare l’upgrade subito dopo il rilascio del sistema, mentre l’83% ha dichiarato che l’aggiornamento avverrà dopo più di un anno dall’entrata nel mercato del sistema operativo, di conseguenza dopo un buon periodo di valutazione che darà modo agli utilizzatori di esprimere le proprie opinioni e considerazioni.
Le aziende quindi, a questo proposito, intendono agire con cautela per prevenire un eventuale ulteriore passo falso, anche se l’opinione dei beta tester che hanno avuto modo di “toccare con mano” le release di Windows 7 sono prevalentemente positive ma giustamente, visto anche il periodo economico decisamente non favorevole, per molti il problema di cambiare nuovamente un sistema operativo non si pone come prioritario.
È importante anche sottolineare i problemi di compatibilità che si potrebbero incontrare con i software abitualmente utilizzati dalle aziende. A questo punto, viene abbastanza spontaneo chiedersi se, coloro che effettueranno immediatamente l’upgrade da Windows Vista a Windows 7, lo faranno effettivamente per beneficiare dei miglioramenti di questo sistema operativo? O per la sola idea di abbandonare in primis Windows Vista e nel peggiore dei casi retrocedere a XP grazie ai diritti di downgrade?