Cosa significa essere nella media di Facebook? Un social network popolato come un continente vanta numeri enormi, ma quali sono i numeri che riflettono la media degli amici o delle azioni che vi compiamo? Qualcuno ha fatto i conti.
L’idea è venuta a JESS3, famosa per le sua infografiche sulle reti sociali, e fornisce qualche spunto, anche per confrontare l’utilizzo individuale con quello globale e capire se ciascuno di noi è sopra o sotto l’asticella, cioè un sottoutilizzatore o magari un Facebook-dipendente.
Secondo questo statistiche, in un giorno qualunque, il 26% degli utenti esprime un “like” allo stato di un amico, il 22% commenta il suo stato mentre il 15% aggiorna il proprio. L’utente medio di Facebook ha 229 amici, di cui il 22% frequenta la scuola superiore, il 12% sono colleghi di lavoro, il 9% fa l’università e il 3% sono persone incontrate una volta sola. Sembra incredibile, ma mediamente solo il 2% degli amici su Facebook sono i propri vicini di casa.
Oltre ai like e i commenti, i messaggi privati la fanno da padrona nelle azioni sul social network, così come i tag alle immagini, che riguarda almeno il 20% di tutti gli utenti una volta al giorno.
Un dato interessante è l’età media: nel 2008, l’utente medio di Big F aveva 33 anni. Due anni dopo, l’utente medio è di cinque anni più vecchio. Da ciò si evince che l’ingresso di nuovi adulti è stato più veloce dell’invecchiamento naturale dei primi utenti. Uno degli effetti del successo.
Rispetto ad altri social network, gli utenti di Facebook sono anche i più impegnati: le statistiche confermano gli studi precedenti. Un utente su due visita Facebook ogni giorno, battendo di larga misura tutti gli altri, come Twitter (36%), Myspace (7%) e LinkedIn (6%).
E voi, siete nella media di Facebook o ai suoi poli estremi?