I social network, i condomini virtuali del nuovo millennio, costituiscono un ottimo terreno di conquista per le aziende e gli inserzionisti pubblicitari, che ormai da tempo si arrovellano sulle migliori modalità per monetizzare il successo dei portali sociali. La soluzione del problema si è rivelata meno semplice del previsto e, a parte le possibilità legate alla promozione di brani musicali e filmati, le aziende stentano ancora a trovare il miglior sistema per cavare buoni profitti dagli affollati social network. Ai pionieri dell’advertising non resta così che sperimentare sul campo nuove strategie di marketing, spesso poco ortodosse, come ha dimostrato recentemente HP con MySpace.
La società di Palo Alto ha deciso di avviare una partnership con il famoso portale sociale di News Corp. per stimolare gli utenti a stampare le fotografie caricate sul social network. Ogni giorno, infatti, milioni di utenti caricano un’infinità di immagini su MySpace, che conta ormai quattro miliardi di foto nelle gallerie dei diversi profili. E allora perché condividere questo patrimonio iconografico solamente attraverso il formato digitale? Perché non tornare alla cara vecchia carta e magari alle stampanti e agli inchiostri prodotti da HP per eternare su cellulosa le proprie fotografie e quelle dei propri amici online?
A partire dal mese di novembre, le gallerie fotografiche di MySpace presenteranno un nuovo pulsante che consentirà agli utenti di personalizzare la stampa dell’immagine desiderata attraverso una piattaforma dedicata, implementata da HP. Ciò consentirà di ottenere stampe con una qualità migliore rispetto agli attuali sistemi utilizzati dagli utenti per creare una copia cartacea delle foto caricate sul portale. L’applicazione di HP consentirà di impostare le dimensioni della foto e di visualizzarne un’anteprima utile per verificare la resa sulla pagina prima della stampa. Oltre alla stampa su carta, in futuro MySpace e HP non hanno escluso di poter implementare ulteriormente il servizio, consentendo agli utenti di ordinare le loro stampe o di ottenere riproduzioni delle fotografie su tazze, magliette, borse etc.
Una iniziativa di marketing interessante, che consentirà alla società di Palo Alto di farsi pubblicità in maniera indiretta ma con buoni margini di incisività. Resta però da chiedersi se la pratica di stampare le fotografie dai social network sia poi così diffusa, visti e considerati tutti i sistemi di condivisione per le proprie immagini a partire dagli stessi profili dei portali sociali. L’invito a creare una stampa delle fotografie, infine, non è propriamente un’idea molto ecologica…