Google Street View sta per fare un grosso passo avanti offrendo agli utenti non soltanto le foto raccolte con le proprie auto speciali avvistate ormai in tutto il mondo, ma portando sulle mappe anche le foto scattate dagli utenti. Tutto ciò verrà realizzato non soltanto con Panoramio (repository già compresa nel servizio), ma anche con Picasa e Flickr. Quest’ultimo, di proprietà Yahoo, è il pezzo forte del progetto in virtù della sua immensa repository di immagini e della forte community che ne regge le attività.
In giornata è prevista una conferenza nella quale Google intende annunciare novità relative a due suoi prodotti. L’attesa era per Gmail (ipotesi social per la webmail del gruppo), ma nel frattempo è Google Street View ad occupare le cronache grazie alla segnalazione che Geobloggers ha portato online dopo aver notato l’arrivo di Flickr e Picasa tra le opzioni disponibili nell’area di Seattle. E tutto lascia presumere che il progetto possa essere immediatamente internazionale, consentendo alle immagini di giungere sulle mappe integrandosi direttamente con Google Street View per offrire una realtà arricchita del contesto visitato.
La chiave del servizio è nel geotagging: il posizionamento degli scatti in un’area ben determinata del globo permette di unire le immagini potenziando l’offerta delle mappe partorite a Mountain View. Il completamento è importante grazie alla qualità degli scatti, grazie al loro aggiornamento e grazie alla capacità di aggiungere dettagli ulteriori soprattutto nei luoghi di maggiore interesse (maggiore è l’interesse, maggiore è il numero degli scatti, maggiore è l’offerta disponibile). Flickr conta ad oggi oltre 95 milioni di fotografie dotate di referenze geografiche con un ritmo di 2 milioni di nuovi scatti ogni mese: il trend è destinato ad accelerare ulteriormente sulla spinta di Google Street View.
Per Yahoo è questa un’occasione importante per portare nuovo lustro al proprio servizio; per Google è questa l’occasione per portare una immensa repository ai propri utenti, trasformando le mappe in quel prodotto che Microsoft ambisce a raggiungere tramite il proprio Photosynth (nel riadattamento Geosynth). L’annuncio si preannuncia quindi interessante anche per questioni ben più vaste: in ballo v’è un nuovo sussulto negli equilibri di mercato tra le parti, poiché il materiale user generated è in grado di fornire a Google Street View una ulteriore posizione di vantaggio che le mappe Microsoft al momento potrebbero stentare a recuperare. A meno che, ovviamente, Bing non trovi con Yahoo un accordo che dalla ricerca sappia estendersi anche alle fotografie di Flickr.
L’interfaccia si presenta come una normale riproduzione di Street View con in aggiunta uno spazio dedicato alle “User Photo”. Al click l’interfaccia passa alla galleria fotografica geocontestualizzata con la possibilità di scorrere gli scatti in sostituzione delle mappe. Ma non solo: l’immagine dalla strada permette di identificare gli scatti tramite un’area in semitrasparenza, così che si possa passare facilmente dalla visuale “Street View” a quella fotografica. La funziona risulta essere al momento disabilitata nei box embed, risultando pertanto attiva esclusivamente sulle mappe raggiunte direttamente su Google Maps.