Google Traduttore (Translate nella sua versione inglese) rappresenta senza alcun dubbio uno strumento utile per chi, durante la propria navigazione online, si imbatte in pagine scritte con una lingua differente dalla propria. Il servizio è stato migliorato notevolmente nel corso degli ultimi anni, con update dedicati alla comprensione del contesto, al corretto utilizzo dei sinonimi e della sintassi. Quanto disponibile oggi potrebbe però essere solo la punta dell’iceberg.
Le ambizioni del gruppo californiano sono ben altre: creare un dispositivo piccolissimo, una sorta di micro-computer in grado di tradurre in tempo reale una conversazione, un messaggio o un’intera pagina Web, da portare sempre con sé. Il responsabile del progetto si chiama Franz Josef Och, 41enne collaboratore di bigG presso uno studio situato a Erlangen, nella Germania meridionale. Nel suo curriculum spicca una collaborazione con DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) attiva dal 2004, che gli è valsa la chiamata diretta da parte di Larry Page, intenzionato a portarne il talento nel team di Mountain Veiw.
Prendendo in considerazione solamente lo scorso anno, Google Traduttore è stato utilizzato circa 200 milioni di volte, in modo del tutto gratuito. Merito anche della diffusione di un’applicazione per smartphone in grado di tradurre intere frasi catturate dal microfono del dispositivo, in una dozzina di lingue differenti. Niente di rivoluzionario o futuristico, ma di certo un significativo passo in avanti se paragonato agli strumenti per la traduzione disponibili solo qualche anno fa.
Il motore di ricerca californiano non è però l’unica realtà interessata a questo particolare settore. Facebook, ad esempio, il mese scorso ha acquisito Mobile Technologies, piccola azienda responsabile di un software dedicato proprio all’interpretazione del parlato e alla sua traduzione. Ancora, Rick Rashid di Microsoft ha mostrato durante una conferenza in Cina le potenzialità di una tecnologia messa a punto dal gruppo di Redmond, in grado di pronunciare in mandarino quanto detto in inglese al microfono, con ottimi risultati.
Il lavoro per la squadra di ingegneri e sviluppatori guidata da Och non manca, ma come già visto più volte Franz Josef Och è pronta a investire sui progetti in cui crede, anche se apparentemente irrealizzabili, almeno nel breve termine. Di fianco all’automobile che guida da sola e agli occhiali per la realtà aumentata potrebbe fare la sua comparsa anche il dispositivo per la traduzione simultanea.