Il binomio GPU-intrattenimento sembra ormai appartenere, almeno in parte, al passato.
I prodotti sviluppati di recente non sono più destinati esclusivamente al rendering di modelli e texture durante l’esecuzione di titoli videoludici, ma vengono sempre più spesso impiegati anche in ambito professionale e scientifico.
È questo quanto si è discusso all’interno dei padiglioni della GPU Technology Conference, tenutasi in California e organizzata da nVidia. Al centro dell’attenzione proprio l’ultima architettura presentata dal produttore, Fermi e il suo futuro impiego nei supercomputer dell’Oak Ridge National Laboratory.
Gli scienziati e gli ingegneri operanti nell’istituto con sede nel Tennessee sono impegnati in diversi campi di studio, alcuni dei quali riguardanti la sicurezza nazionale, la salvaguardia dell’ambiente, i cambiamenti climatici e la produzione di energia pulita.
Per questi e altri scopi verranno impiegate delle nuove macchine equipaggiate proprio con le nuove GPU nVidia a 40 nm, in virtù delle loro incredibili prestazioni nell’ambito dei calcoli in virgola mobile.
Jeff Nichols, direttore dell’ORNL, ha dichiarato che in futuro prenderà vita l’Hybrid Multicore Consortium, così da poter lavorare fianco a fianco con chi si occupa dello sviluppo dei programmi scientifici, in modo che questi risultino pronti per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalle nuove GPU.