Con la promessa di ingenti risparmi sia in termini economici che pratici (in quanto a spazio e tempo), il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ha comunicato l’introduzione ufficiale della Posta Elettronica Certificata. Con l’approvazione dell’apposito DPR, infatti, le mail assumono lo stesso valore legale delle raccomandate cartacee con ricevuta di ritorno.
Questa la spiegazione tecnica del progetto fornita dal CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione): «La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l’invio e la consegna di documenti informatici. “Certificare” l’invio e la ricezione – i due momenti fondamentali nella trasmissione dei documenti informatici – significa fornire al mittente, dal proprio gestore di posta, una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e dell’eventuale allegata documentazione. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene al destinatario, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna con precisa indicazione temporale».
Il ministro Stanca si è dichiarato entusiasta dell’approvazione del nuovo strumento giudicando il tutto come un «atto di modernità» e sottolineando come l’Italia sia «tra i primi Paesi al mondo ad aver varato una simile disposizione». Il ministero comunica che il risparmio di materiale cartaceo sarà nell’ordine di svariate tonnellate, mentre ogni singola operazione di invio avrà costi dieci volte inferiori al sistema tradizionale.
Un doppio filtro (in invio ed in ricezione) vaglierà la bontà dei messaggi inviati e nel caso in cui un virus fosse identificato all’interno del messaggio immediatamente il polo opposto della comunicazione verrebbe informato dell’accaduto al fine di provvedere alle opportune verifiche. Il CNIPA gestirà l’elenco pubblico dei certificatori e viene comunicato come ogni “raccomandata” verrà conservata per un periodo di 30 mesi per eventuali ricerche differite nel tempo.