Il Super Bowl è notoriamente un evento seguitissimo negli Stati Uniti; nella sua sezione interattiva, il New York Times propone una mappa per esplorare la frequenza delle parole usate più comunemente durante il Super Bowl, con la possibilità di distinguere tra Stati e tra periodi della partita, organizzando il tutto per temi (es.: i nomi delle squadre, i nomi dei giocatori, emoticon scambiati).
Interessante la voce di menu che consente di monitorare la ricorrenza di termini correlati agli spot pubblicitari, il talking about ads: dalla mappa risaltano a colpo d’occhio i nomi dei diversi marchi e la loro “entità” secondo il modello classico delle tag cloud.
Ora chiediamoci: tutto ciò è solo un curioso passatempo, oppure (magari “dietro le quinte” e in modo più dettagliato) può diventare un valido strumento per calibrare il marketing e fare ipotesi sulle entrate correlabili agli spot? Strumenti del genere possono dirci qualcosa sul “return on ads” in diverse aree e persino in diversi Paesi?