Queste Olimpiadi di Pechino saranno ricordate per moltissimi motivi, dall’atteggiamento della Cina a quello delle altre nazioni, dai risultati sportivi alla copertura mediatica.
In particolare poi tutta un’altra storia sarà quella della copertura internettaria, inibita dai server cinesi in un certo senso ma fomentata attraverso le direttrici principali (cioè i grandi network) in un altro.
Infatti molte delle “rivoluzioni” (virgolette obbligatorie) che internet ha portato e che sono al momento dei fatti stabiliti, cioè dei nuovi strumenti nelle mani di tutti, con tutta probabilità salteranno l’esposizione delle Olimpiadi di Pechino (per i motivi di censura sopraelencati) e arriveranno con una forza inusitata al prossimo appuntamento di Londra 2012.
Ad ogni modo siamo sicuri che quest’estate la NBC coprirà l’evento con un’attenzione alla rete inedita. Un esperimento che di sperimentale non ha troppo e che promette un miliardo di dollari in ricavi pubblicitari, anche se solo una parte di quel miliardo saranno soldi nuovi a tutti gli effetti (sono in qualche porzione soldi sottratti alle casse delle televisioni). Ad ogni modo un miliardo è più di quanto la NBC realizzò con la pubblicità per Atene 2004.
Si parla in media di 750.000 dollari per 30 secondi di spot, di cui la maggior parte girano intorno ad auto, film, telefonia, bevande e (per l’america) offerte in previsione dell’inizio della stagione scolastica.