Da 24 ore Wikia Search è online. Il motore di ricerca nato sotto la filosofia di Wikipedia è infatti da ieri disponibile e c’è da scommettere che in molti hanno testato, se non altro per curiosità, il motore inserendo le prime elementari query. Wikia Search nasce con un obiettivo preciso: guadagnare mercato nella ricerca proponendosi come alternativa a Google ed ai modelli esistenti ad oggi di motore di ricerca.
Ad oggi Wikia non è nulla di trascendentale. Le query restituite sembrano ordinate in modo pressochè elementare ed il numero di pagine indicizzate sembra ad oggi essere relativamente basso (il che favorisce il giudizio eliminando il problema della ridondanza dei risultati). L’interfaccia è quanto di più simile al primo Google: sfondo bianco, logo, modulo per la query e poi una nuvoletta ad indirizzare l’utente verso la pagina con le risposte del motore. Nessun menu, nessuna offerta parallela: il motore attraversa la sua fase Alpha senza disperdere le forze.
La grande novità introdotta da Wikia Search è nella ricerca di una collaborazione da parte degli utenti. Come in un vero e proprio Wiki, il motore chiede l’identificazione dell’utente per offrirgli gli strumenti utili a mettere mano al ranking ordinando i risultati e ricreando nel contempo una forma di social network legato intrinsecamente al motore (con, almeno in apparenza, forte importanza offerta ai dettagli relativi alla privacy).
Una volta iscritto il proprio account su Wikia, è possibile innanzitutto inserire tutte le proprie generalità avendo a disposizione un modulo che permette di nascondere le stesse oppure mostrarle a scelta a tutti o solo alla propria rete di amicizie. A questo punto si può passare ad ulteriori personalizzazioni della propria esperienza sul motore:
- si può scegliere l’aspetto grafico preferito con 5 opzioni disponibili alternativamente alla predefinita;
- si possono scegliere dimensioni delle immagini sulle pagine;
- si può impostare il fuso orario corretto;
- “casella di modifica” contiene tutta una serie di opzioni personalizzabili per interagire con il motore;
Seguono ulteriori opzioni, tra le quali v’è la possibilità di indicare gli “osservati speciali” per tenere sotto controllo particolari ricerche di proprio interesse.
Nel momento in cui viene effettuata una ricerca, è possibile intervenire sulle pagine dei risultati indicando le proprie preferenze. Nel momento in cui si vota positivamente o negativamente ad un url, si contribuisce automaticamente a fornire informazioni utili al sistema, così che Wikia possa ponderare meglio il proprio algoritmo ed i propri risultati.
Jimmy Wales, la mente del progetto già a capo di Wikipedia, non cerca subito la sfida con i “giganti”. Il primo giorno del motore intende solo essere un test dalla duplice utilità: iniziare a raccogliere il feedback dell’utenza e mostrare a tutti quelli che sono i propositi che Wikia intende portare avanti. Tempo due anni, però, e Wikia sarà in grado di sfidare chiunque: parola di Wales, secondo il quale comunque già entro poche settimane i primi risultati saranno evidenti. Ad oggi l’unica query che sembra rispondere adeguatamente alle attese palesando un certo lavoro alle spalle è quella relativa alla parola “Wikia“: cercando “Wikia” su Wikia Search si ottengono risultati soddisfacenti, il “mini articolo” di introduzione (facoltativo per qualsiasi query) e varie operazioni di editing già in memoria.
Non manca l’enfasi nella presentazione del nuovo motore. Così la traduzione in italiano offerta dalle pagine ufficiali di Wikia: «La ricerca è una parte fondamentale dell’infrastruttura di Internet. Al momento abbastanza difettosa.” Perchè? È difettosa allo stesso modo in cui lo sono i programmi proprietari: mancanza di libertà, mancanza di comunità, mancanza di responsabilità, mancanza di trasparenza. Qui, noi cambieremo tutto questo. Ci sono stati nel corso degli ultimi anni dei progetti sorprendenti che ci permettono oggi di prevedere nuove alternative. Wikia lancia e sostiene lo sviluppo di qualcosa di radicalmente nuovo […] Nello stesso modo in cui Wikipedia ha rivoluzionato il nostro modo di pensare la conoscenza e l’enciclopedia, abbiamo l’opportunità di rivoluzionare il modo di pensare nella ricerca online».
Il motore ha risposto ai propri principi presentandosi con modalità totalmente aperte e rappresentando così il primo motore autenticamente open source a cercare gloria nell’olimpo del settore. Open source, gratis, ma non al di fuori dei principi del profitto: Wikia è un progetto che richiederà lauti investimenti e Jimmy Wales intende approfittare dell’alta profittabilità del settore per portare presto nuova linfa finanziaria alla sua creatura. Anche in questo Wikia ricalca e sfida Google: la linfa sarà trovata nell’advertising.
E se la trasparenza vuole essere uno dei sigilli fondamentali di Wikia, è sulla trasparenza che si basa una precisazioni offerta relativamente al rapporto con Amazon e con il defunto A9: «Amazon non ha niente a che vedere con questo progetto. È solamente un investitore importante per Wikia, Inc., tutto il resto è solamente pura speculazione. Questo progetto non ha nessun legame con A9.com di Amazon o altri».