Calzare i propri simboli, portare a spasso un’identità online: il marketing legato ai social network non conosce sosta. Dopo il letto di Facebook ora arrivano le scarpe dedicate ai siti più amati.
La graphic designer si chiama Lumen Bogott, è venezuelana, e nel suo blog presenta le sue rielaborazioni delle Keds in versione social media: scarpe semplici, molto famose, per la città, che riportano colori e icone che richiamano direttamente i siti e le applicazioni del Web 2.0.
C’è dunque la scarpa blu con l’icona della notifica, c’è quella con la famosa balena che Twitter riporta quando va in down, c’è quella bianca e grigia con il simbolo di Wikipedia. E poi ancora Flickr, YouTube, Google.
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Mountain View, peraltro, aveva già mostrato interesse per questo genere di operazioni permettendo di applicare i propri doodle su una miriade di oggetti creando uno store apposito. Il lavoro, in questo caso, è già commercializzabile, perché non richiama – furbescamente – il logo ufficiale dei siti ai quali si ispira, ma soltanto uno stile e alcune icone più generiche e non brevettate. Ma riconoscibilissime. Certamente una domanda è spontanea: è creatività oppure al contrario è segno della crisi e della mancanza di nuove idee per aumentare i consumi?