La tecnologia continua ad insinuarsi con decisione nel mondo della didattica. Lo ha fatto inizialmente con i PC, ha proseguito l’opera con i tablet, ha decorato il tutto con le lavagne interattive multimediali. Il prossimo step potrebbe invece coinvolgere i banchi di scuola: alcuni ricercatori della Durham University hanno infatti terminato i tre anni di sperimentazione di una nuova scrivania multimediale con la quale gli alunni hanno potuto interagire, dando vita ad un progetto di sicura importanza per il settore dell’istruzione.
Tale scrivania digitale ha permesso infatti ad oltre 400 studenti di collaborare nella risoluzione di equazioni matematiche utilizzando un unico foglio comune, ovvero proprio la suddetta scrivania. Quest’ultima è in grado di riconoscere il tocco contemporaneo di più studenti, permettendo loro di lavorare in parallelo, di mostrare i risultati ottenuti ai propri compagni oppure di lavorare insieme su di uno stesso esercizio per collaborare in aula.
Il tutto è poi controllato da un’unità centrale gestita dal docente, per cui è possibile sia monitorare quanto svolto singolarmente dai singoli gruppi di studenti, sia mostrare loro determinate diapositive. Le nuove scrivanie digitali potranno così sostituire tanto i proiettori quanto la carta, permettendo agli studenti di ogni età di svolgere esercizi direttamente sui propri banchi. Tale tecnologia non potrà tuttavia sostituire del tutto gli strumenti adottati fino ad oggi, i quali restano di fondamentale importanza per l’apprendimento e l’educazione, ma potrà svolgere un importante ruolo integrativo andando ad arricchire l’esperienza scolastica.
I test effettuati in questi tre anni hanno fornito risultati particolarmente importanti, con un maggiore interesse da parte degli studenti nei confronti della matematica. L’utilizzo delle scrivanie digitali multitouch è andato quindi di pari passo con un sensibile miglioramento nelle conoscenze degli allievi, i quali hanno potuto così giovare di un importante ausilio nelle attività didattiche quotidiane. Tale scrivania potrà chiaramente essere d’aiuto anche in altre discipline, permettendo agli studenti di interagire con le lezioni in maniera alternativa, e potrebbe trovare spazio nelle aule di tutto il mondo in tempi non eccessivamente lunghi.