Le stampanti 3D sono utilizzate in diversi settori e, grazie alla riduzione dei prezzi, arriveranno presto in tutte le case. La caratteristica principale di queste periferiche è la possibilità di creare qualsiasi prodotto non disponibile in commercio. Oxfam ha scelto iMakr per realizzare un dispositivo per la raccolta e l’erogazione dell’acqua che verrà utilizzato in Libano dai rifugiati siriani. La mancanza di acqua pulita è una delle principali cause di morte durante le emergenze umanitarie.
iMakr è un’azienda inglese che vende stampanti 3D e mette a disposizione la piattaforma online MyMiniFactory per l’upload e il download gratuiti dei progetti di stampa. Oxfam, nota confederazione di organizzazioni non governative che cerca una soluzione definitiva alla povertà nel mondo, ha chiesto il supporto di iMakr per progettare un hand wash system da usare in Libano. Dato che gli attuali processi di produzione sono inefficienti, costosi e richiedono troppo tempo, Oxfam ha deciso di sfruttare la piattaforma MyMiniFactory per realizzare il dispositivo.
I designer che desiderano contribuire al progetto possono scaricare dal sito di iMakr le specifiche di progetto e inviare il proprio design entro il 27 maggio. Oxfam riceverà i file e stamperà gli oggetti in Libano, dove verranno testati sul campo, per identificare eventuali miglioramenti da apportare. Questo processo verrà ripetuto diverse volte, fino alla produzione di massa che inizierà a settembre.
I designer avranno l’opportunità di donare il loro tempo e le loro competenze per una causa umanitaria. Oltre 2,4 milioni di persone vivono in condizioni disperate dopo essere fuggite dal conflitto in Siria. Un dispositivo per la conservazione dell’acqua, stampato in 3D, consentirà di erogare la poca acqua disponibile e quindi salvare vite umane.