Il wireless dunque potrebbe essere la soluzione per superare il problema del digital divide e arrivare a portare la banda larga laddove con il normale “cavo” sarebbe molto difficile. Ma se lo standard 802.11 non è adatto per fare questo, lo sono di più l’Hiperlan e il Wi-Max. Prima però facciamo un passo indietro. L’Unione Europea molto più sensibile al problema del digital divide aveva già capito anni fa che il wireless era un’ottima soluzione per risolvere questa grande lacuna.
Nel 2004 (e sottolineo la data, 2004…) sono state liberalizzate le frequenze per la tecnologia Hiperlan (HIgh PErformance Radio LAN). Questo standard che è la trasposizione europea dello standard americano IEEE 802.11h ha molti vantaggi rispetto al 802.11.
Di comune hanno solo che sono entrambe tecnologie wireless, ma l’Hiperlan permette di coprire con una sola antenna aree fino a 25Km, in assenza di ostacoli. Le frequenze con cui opera (circa 5,4-5,7Ghz) permettono di allocare un buon numero di utenti e di avere la garanzia di avere un segnale pulito e quindi ottimale dal punto di vista dell’efficienza.
La banda massima per cella è molto alta e raggiunge i 54Mbit che potrebbero anche aumentare con le prossime evoluzioni di questo standard.
Tutte queste sue peculiarità dunque rendono l’Hiperlan una tecnologia molto interessante per la costruzioni di vere e proprie reti wireless da usare in sostituzione del classico doppino.
Attenzione però che non è tutto oro quello che luccica.
Come tutte le connessioni senza fili simili, ci sono delle regole che devono essere rispettate per un corretto funzionamento.
La più importante è che tra l’antenna ripetitore e l’antenna ricevente (da installare in genere sul tetto di casa o sulla finestra) ci deve essere piena visibilità.
In sostanza, se i due punti non si vedono perfettamente non funzionerà il collegamento.
Solo in casi di estrema vicinanza delle due antenne, è possibile creare un collegamento anche senza piena visibilità ottica.
Un’altra problematica è il numero finito di frequenze.
Questo fa si che più di un certo numero di utenti non potranno essere collegati alla stessa antenna e la presenza di più gestori che sfruttano lo stesso standard in zone limitrofe potrebbe causare interferenze nel segnale.
Da questo punto di vista una mano la potrebbe dare il Wi-Max, ma di questo standard ne parleremo in seguito…. [Continua…]