Vodafone, Telecom Italia e Telefònica hanno usato il Mobile World Congress come megafono per la propria richiesta di aiuto. Le grandi aziende delle telecomunicazioni, infatti, si sentono pizzicate in una morsa fatta da una rete che necessita di investimenti ed un mercato che non offre più le necessarie garanzie. La coalizione è pertanto unita e forte, messa assieme da comuni necessità: si chiede un aiuto alle istituzioni e si addita un nemico che sta soffocando il mercato.
Le Telco puntano l’indice soprattutto contro i grandi gruppi dell’innovazione USA, quali Apple e Google: l’accusa non è certo nuova, ma viene ribadita in un contesto ove sono i loro prodotti a dettar legge. Le Telco, in particolare, vedono erosi i propri margini di fronte ad un necessario rinnovamento continuo delle infrastrutture, mentre chi vende prodotti e servizi continua a far cassa lucrando su investimenti altrui. Vodafone, Telecom Italia e Telefònica sottolineano tramite i rispettivi rappresentanti la preoccupante situazione venutasi a creare, auspicando da parte dei legislatori un occhio di riguardo finalizzato a migliorare le condizioni di mercato.
Troppa concorrenza e margini ridotti all’osso scoraggiano qualsivoglia rischio, soprattutto ora che la domanda si fa debole in conseguenza della crisi generale in cui versa il vecchio continente. Le Telco sono di fronte ad un bivio: c’è la necessità di investire per il bene del mercato, ma al contempo non vedono in questa mossa alcun vantaggio strategico. La richiesta è pertanto precisa: le istituzioni restituiscano alle Telco le opportunità e gruppi quali Vodafone, Telecom Italia o Telefònica torneranno ad investire.
La conversione ad una rete di nuova generazione impone un rimodellamento del mercato ed una rivisitazione dei modelli di business: l’urlo che viene dal Mobile World Congress è un coro all’unisono di tre grandi aziende che da anni chiedono assistenza e che oggi tornano a ribadire le proprie necessità.