Molte piattaforme web 2.0, che nascono ogni giorno, puntano sostanzialmente a soddisfare bisogni latenti degli utenti della rete. Uno di questi bisogni è la lettura. Spesso e volentieri scopriamo nuovi testi da leggere semplicemente attraverso la serendipità: un occhio di sfuggita buttato su una recensione, i consigli di qualche blogger, la copertina attraente tra migliaia di libri quando entriamo in libreria. Attraverso alcune piattaforme web 2.0 nate da poco scoprire nuovi titoli diventa più semplice e un po’ più mirato.
Anobii, come Shelfari, permette la recensione e il salvataggio di scaffali virtuali di nostre letture già effettuate o che desidereremmo effettuare, da condividere con altri utenti, che verranno salvati tra i nostri friends. Il sistema, poi, è in grado di consigliare quali utenti hanno gusti simili ai nostri e navigando tra i loro scaffali si possono scoprire migliaia di titoli nuovi da poter acquistare direttamente online.
Ancora meglio trovo sia Bibme, una piattaforma molto usabile, dalla grafica gradevole, che sempre con gli stessi principi di condivisione e socialità, permette di creare bibliografie non solo di libri, ma anche di articoli tratti da giornali, quotidiani e riviste, di film, e di siti web. Allo stesso modo si trovano elementi molto interessanti navigando tra le bibliografie altrui e viene offerta una funzionalità essenziale di salvataggio delle ricerche. Dopo aver effettuato una ricerca attraverso una parola chiave tra tutte le bibliografie disponibili, si può, infatti, salvare i risultati ottenuti per una visione approfondita successiva.
Per ora sembra che in rete (almeno tra gli utenti italiani) sia impazzato l’uso di Anobii e personalmente ho già aggiunto una quantità di testi nella mia wishlist che sarà difficile poter acquistare entro i prossimi 5 anni! Le potenzialità di queste piattaforme sono enormi e se utilizzate nell’ambito della didattica possono portare a miglioramenti significativi nell’educazione scolastica delle generazioni future.
Apprezzare il piacere della lettura, quindi, attraverso la rete, condividere opinioni e recensioni attraverso la rete, acquistare il libri attraverso la rete, ma poi dove lo troviamo il tempo di leggere?