Un tempo il fotografo era chiamato a previsualizzare l’immagine da scattare, a guardare nel mirino e a premere il pulsante dell’otturatore con il giusto tempismo, senza la possibilità di conoscere il risultato ottenuto se non dopo aver osservato il negativo o aver sviluppato la pellicola in camera oscura. Tutte operazioni rese “obsolete" dall’avvento del digitale (e ancor più dalla fotografia mobile), che un attimo dopo aver salvato il file permette di visualizzarlo sullo schermo. Leica M-D è un ritorno al passato, un dispositivo senza display.
Sul retro del corpo macchina, dove solitamente trova posto un pannello LCD, sono presenti soltanto i comandi per agire sui parametri di scatto più essenziali: tempo di posa, apertura del diaframma e sensibilità ISO. Nessun’altra opzione, niente complicati menu. Zero distrazioni, per concentrare l’attenzione sul mondo reale, per spingere chi impugna la macchina a sviluppare automatismi tali da raggiungere una piena consapevolezza nell’utilizzo della luce. La fase di visualizzazione e post-produzione è delegata ad un secondo momento, lontano dall’evento, dal paesaggio o dalla scena da immortalare.
La Leica M-D ha tutto ciò che serve ad una fotocamera: impostazione manuale di valori ISO, diaframmi e tempi di posa. E nient’altro. Semplice coerenza senza compromessi.
Dal punto di vista tecnico, Leica M-D integra un sensore full frame da 24 megapixel, è compatibile con l’intera gamma di ottiche dotate di attacco M, supporta schede di memoria SD, SDHC e SDXC fino a 32 GB e ha 1 GB di memoria interna per la gestione del buffer. La sensibilità ISO arriva a 6.400 (valore minimo 200), il mirino ha un ingrandimento di 0,68x e la batteria interna una capacità pari a 1.800 mAh. Il corpo macchina è realizzato in alluminio-magnesio con finiture in pelle, ha dimensioni 138,6x42x80 mm e un peso di 680 grammi. Già in vendita, non è un prodotto per tutte le tasche: il prezzo di lancio è fissato in 5.950 euro.