L'email ci segue anche in vacanza

Secondo una recente statistica sempre più persone controlla l'email anche durante le vacanze ed anche per motivi di lavoro
L'email ci segue anche in vacanza
Secondo una recente statistica sempre più persone controlla l'email anche durante le vacanze ed anche per motivi di lavoro

Negli Stati Uniti ci si appresta a festeggiare il Thanksgiving Day, festa nazionale molto sentita dagli americani. Un evento di tale importanza offre una riflessione sul rapporto tra le email e tutti noi. Una recente indagine ha rivelato che circa il 60% degli americani controllerà la posta elettronica per motivi di lavoro anche durante il Giorno del Ringraziamento, così come per tutte le altre feste del calendario, ovvero Natale e Capodanno.

Cifre elevate che dimostrano quanto gli esseri umani siano diventati, in un certo senso, dipendenti dalla posta elettronica (e probabilmente i dati sarebbero ancor più incisivi se affrontassero anche il mondo dei social network). L’indagine di Xobni e Harris Interactive, effettuata su 2.179 adulti oltre i 18 anni, va avanti: più della metà, ovvero il 55%, controlla le email di lavoro almeno una volta al giorno, mentre il 28% lo fa più volte durante la giornata.

Si tratta di cifre relative alla popolazione statunitense, ma probabilmente facilmente applicabili al contesto europeo ed italiano, magari con qualche lieve differenza. Nonostante molti giovani e adulti si sentano “frustrati” dalla presenza di email lavorative nella casella di posta, sempre più persone considera importante il rimanere aggiornati. I motivi? C’è chi crede che, facendo così, si possano attenuare i carichi di lavoro, ma l’email è considerata anche una piacevole distrazione.

Le statistiche dimostrano, anche se forse era prevedibile, che gli uomini, più delle donne, hanno la propensione a controllare la posta su Internet. Vacanza e divertimento? Non proprio, dato che gli americani si dichiarano “soddisfatti” o “grati” per poter distrarsi nell’aprire le email. D’altra parte una ricerca simile mostrò come anche gli italiani vivano sulla propria pelle questo particolare attaccamento alla propria vita digitale.

Una tendenza che non può non far riflettere sull’importanza sociale e antropologica che la posta elettronica ha assunto: dopo i cellulari, probabilmente, l’email è l’attività che più di tutte ha assorbito le attenzioni delle comunicazioni tra esseri umani. Al terzo posto si potrebbero inserire i contatti via social network, in rapida ascesa. Tutte le connessioni contemporanee passano attraverso i computer, e attraverso Internet, diventando essi stessi elementi della vita di ognuno di noi. Natale si avvicina anche in Italia: quanti italiani apriranno l’email per lavoro o anche solo per “distrarsi”?

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