Lenovo, l'importante non è più partecipare

Lenovo concluderà la propria esperienza di main sponsor olimpico con i giochi estivi di Pechino 2008. L'enorme impegno economico e produttivo per le Olimpiadi ha fornito molta notorietà alla compagnia. L'abbandono rientra nel nuovo piano di marketing
Lenovo, l'importante non è più partecipare
Lenovo concluderà la propria esperienza di main sponsor olimpico con i giochi estivi di Pechino 2008. L'enorme impegno economico e produttivo per le Olimpiadi ha fornito molta notorietà alla compagnia. L'abbandono rientra nel nuovo piano di marketing

Il rapporto di partnership tra Lenovo e i Giochi Olimpici verrà terminato sul finire del 2008, a pochi mesi dal grande evento olimpico di Pechino. A comunicare la notizia è stata la casa produttrice di computer, unico soggetto cinese tra gli sponsor globali per le Olimpiadi. Al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli sulla scelta di Lenovo che, secondo AFP, sarebbe dettata dalla necessità di riorganizzare le proprie strategie di marketing a livello mondiale.

Impegnata in una vera e propria battaglia per strappare quote di mercato al diretto competitor Acer, Lenovo fu la prima società cinese a diventare sponsor olimpico per i giochi invernali di Torino 2006 e l’evento di Pechino del prossimo anno. Un contratto di sponsorship così importante ha offerto a Lenovo una incredibile visibilità, ma anche ingenti costi da sostenere e un enorme sforzo produttivo per gestire la macchina organizzativa delle Olimpiadi. Nel solo triennio tra il 2001 e il 2004, il Comitato Olimpico Internazionale (OIC) ha ricevuto dai main sponsor la considerevole cifra di 4 miliardi di dollari, di cui un terzo provenienti dagli sponsor esclusivi tra cui figura anche la compagnia cinese produttrice di computer.

In questi anni di sponsorship con l’OIC, Lenovo ha dimostrato le proprie capacità prodigandosi capillarmente nell’organizzazione degli eventi olimpici. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, la società cinese ha ottenuto i diritti per la progettazione e la realizzazione della torcia olimpica, uno dei simboli sportivi più conosciuti in tutto il mondo. Tra Torino 2006 e Pechino 2008, Lenovo ha inoltre messo a disposizione più di 20.000 dispositivi (PC, notebook, periferiche) e uno squadrone di 500 tecnici per il solo comparto informatico.

La exit strategy di Lenovo era probabilmente prevedibile: negli scorsi anni la compagnia cinese doveva affermare il proprio brand sul mercato internazionale, specialmente dopo l’acquisizione in blocco di IBM Computer conclusasi nel 2004. In pochi anni, Lenovo è riuscita anche grazie all’evento Olimpico ad ottenere visibilità e conquistare progressivamente ampie quote di mercato. I giochi estivi di Pechino 2008 potranno costituire un nuovo formidabile volano per la compagnia cinese, che – terminate le Olimpiadi – dovrà dimostrare di mantenere le proprie posizioni negli altalenanti mercati di computer e IT.

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