Il PHAB 2 Pro sarà uno degli ultimi smartphone commercializzati dal produttore con il marchio Lenovo: il gruppo ha deciso che tutti i prossimi telefoni arriveranno sul mercato contrassegnati dal brand Moto. È una delle conseguenze dell’acquisizione portata a termine nel 2014, che ha visto la divisione Motorola Mobility passare dalle mani di Google a quelle dell’azienda cinese.
La scelta fa parte di un più ampio riassetto strategico, che vede anche un avvicendamento alla leadership del comparto smartphone nel paese d’origine: Xudong Chen lascerà la poltrona di co-president e SVP del Mobile Business Group per far spazio a Gina Qiao, ex SVP delle risorse umane e con alle spalle una lunga esperienza nel campo del marketing, nonché ex Chief Strategy Officer della società. Secondo il CEO e presidente Yang Yuanqing, le sue competenze le consentiranno di gestire al meglio l’attività di Lenovo in un mercato in costante evoluzione come quello mobile.
L’obiettivo principale di una tale decisione è proprio quello di rafforzare la presenza del gruppo nel mercato locale, dove Lenovo di recente ha registrato performance inferiori rispetto a quanto avvenuto in occidente. Focalizzando l’attenzione sui dati finanziari, le vendite dei dispositivi Moto e Lenovo per il secondo trimestre fiscale del 2016 hanno generato introiti pari a circa due miliardi di dollari, facendo segnare un ribasso del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il business principale dell’azienda rimane in ogni caso legato al settore PC, che genera il 70% delle entrate complessive. In futuro Lenovo cercherà di concentrarsi maggiormente anche sullo sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e sul cloud, come testimonia l’assunzione di tre nuove figure: Kirk Skaugen (ex Intel) diventa Executive Vice President e President of Data Center Group, Laura Quatela (ex Alcatel-Lucent) ricoprirà i ruoli di Chief Legal Officer e SVP, mentre Yong Rui (ex Microsoft) sarà Chief Technology Officer e SVP.