Apple non ha registrato propriamente il suo sistema operativo Mac OsX e dunque non può rivendicare nessun diritto legato al copyright. Con questa motivazione Psystar ha da pochi giorni cambiato in parte i termini della sua azione legale contro la società di Cupertino. Venuta alla ribalta come la produttrice dei “cloni” della mela, Psystar è impegnata da mesi in alcune iniziative giudiziarie, tese a dimostrare il diritto di poter produrre computer equipaggiati con i sistemi operativi Apple.
Decaduta almeno in parte la tesi sulla concorrenza sleale, ora Psystar mira a dimostrare come la società di Cupertino non abbia registrato con le opportune procedure il copyright per il suo Mac OsX negli Stati Uniti. Secondo la società della Florida, infatti, il famoso sistema operativo di Apple non avrebbe le carte in regola sul fronte del diritto d’autore e dunque non potrebbe utilizzare tale argomento nelle aule di tribunale.
Secondo Psystar, Apple non avrebbe dunque alcun elemento per appellarsi al Digital Millennium Copyright Act, lamentando la violazione dei suoi copyright per i computer sui quali viene installato Mac OsX. Una tesi molto difficile da sostenere in aula e che conferma una certa spregiudicatezza da parte della società della Florida. Attraverso il nuovo cambiamento di rotta, Psystar potrebbe allungare ulteriormente i tempi della querelle legale, continuando nel frattempo a commercializzare i suoi computer equipaggiati con i sistemi operativi Apple.
Dimostrare l’assenza di copyright per Mac OsX o l’eventuale presenza di vizi di forma non sarà comunque semplice. Stando alle prime indagini condotte online, tutte le versioni principali dei sistemi operativi della mela risultano registrati dal punto di vista del diritto d’autore. Ciò sembra rafforzare le tesi su un’ultima mossa disperata da parte di Psystar per resistere il più possibile sul mercato, magari in attesa di ulteriori inattesi sviluppi.