Una notizia che non può che fare piacere a tutto il mondo crypto è quella che narra del grande sorpasso dell’ETF spot su Bitcoin di BlackRock che ha superato, seppur di poco, quello di Grayscale.
Il fondo di BlackRock ora detiene circa 20 miliardi di dollari, contro i “soli” 19,7 di quello di Grayscale, determinando quindi un sorpasso molto importante, sia per l’azienda che per il mercato in generale. Infatti, dopo un aprile che non era stato troppo entusiasmante per questi ETF, le cose sembrano di nuovo riprendere entusiasmo.
Non è certo una notizia fresca fresca il fatto che, il mese di aprile, sembrasse riportare il sentimento bearish sul mercato, con una fuga di capitali piuttosto importante che aveva fatto propendere tutti gli analisti verso un ritracciamento profondo.
Oggi invece, le cose sono molto diverse, con gli ETF che riprendono quota e i capitali che tornano a fluire verso il mercato crypto direttamente (ovvero sugli exchange), o indirettamente tramite gli ETF.
Ma cos’è cambiato in così poco tempo? Perché questo sentiment tanto negativo è stato quasi completamente spazzato via in un battito di ciglia? In realtà ci sono molteplici cause.
L’approvazione dell’ETF su Ethereum
Sicuramente il primo alito di vento che ha segnato il cambio di rotta è stata l’improvvisa approvazione dell’ETF spot su Ethereum, la quale sembrava quasi imponderabile appena pochi giorni prima salvo poi essere decisa in 3 giorni, più o meno.
Qui c’è stato il primo, grande scossone di mercato, il quale ha preso questo evento come un possibile cambio di rotta e una rottura del trend ribassista che sembrava ormai inevitabile.
Certo, non c’è stato un vero e proprio acquisto forsennato attraverso tutto il mercato, ma non è stata sottovalutata l’importanza di questo evento.
In primis, Ethereum stessa e molte altcoin a essa collegata, hanno fatto registrare nel giorno del rumor che pronosticava la pronta approvazione dell’ETF, un rialzo vertiginoso. A questo però è seguita una stagnazione generale, una calma prima di una nuova sferzata all’orizzonte.
La corsa presidenziale americana
La vera e più grande notizia che è stata portata sul mercato proprio dall’approvazione dell’ETF su Ethereum, è il fatto che la lotta alla Casa Bianca si sia spostata proprio sul piano delle crypto.
L’ex presidente Trump ha dichiarato un improvviso amore per le valute digitali, mentre l’ETF di Ethereum sembra sia stato approvato con tanta foga proprio per interferenze politiche. Non abbiamo prove di questo ovviamente, ma ci sono voci che accreditano questa teoria e, dato il cambio di rotta improvviso e totalmente inaspettato, non risulta difficile crederlo.
Questo cosa comporta per l’investitore medio? Sicuramente è qualcosa che può dare una grande spinta alla bull run delle crypto, la quale sembrava aver perso forza nel breve e medio periodo.
Se ci fosse una “guerra” tra candidati a chi è più favorevole alle crypto per accaparrarsi voti, allora potremmo assistere a ETF che fioccano a destra e sinistra, agevolazioni fiscali, leggi permissive e, in generale, un ambiente che spinge in alto l’intero settore.
Addirittura si parla di un pubblico americano che, per ben 1/3 del bacino dei votanti, è pronto a supportare un presidente pro crypto.
Biden, al momento, non ha ancora fatto molto per discostarsi dalle sue precedenti posizioni contrarie alle criptovalute, ma sembrano ogni giorno più difficili da sostenere visto il volere dell’elettorato. Se questa statistica si dimostrasse vera, allora sembra assolutamente improbabile che, anche il buon Joe, non passi allo schieramento dei crypto massimalisti.
Questo potrebbe davvero dare aria a un qualcosa di mai visto prima e rivoluzionario, spingendo il mercato a vette al momento impensabili. Se questo accadrà davvero, al momento non lo sappiamo ma, come si può vedere dagli ETF che tornano a registrare forti influssi di capitale, il mercato scommette su una politica molto più amichevole nei prossimi mesi.