Numerosi sono, sul Web, gli approfondimenti e le guide per la redazione di un buon CV, che sappia colpire, affascinare, ammaliare.
E quasi tutti, con precisione, segnalano la necessità di allegare al documento la cosiddetta lettera di accompagnamento, primo vero scritto che viene preso in visione dall’azienda.
Soprattutto in caso di auto candidatura, essa rappresenta un elemento fondamentale, capace di creare un collante tra noi, il contenuto del Curriculum e la posizione per la quale ci stiamo proponendo.
Sono precisamente sei le parti che compongono una lettera d’accompagnamento; esaminiamole di seguito, distintamente:
- Intestazione: collocata in alto a sinistra del foglio, conterrà nome, cognome, indirizzo, numero telefonico ed email;
- Destinatario: ci spostiamo in alto a destra, dove indicheremo l’azienda alla quale è rivolta la lettera;
- Data: va posizionata a sinistra, subito dopo le parti sopra espresse;
- Contenuto: è qui che va dato il meglio; dopo aver scelto tra un’impostazione più commerciale (Egregio Sig. Rossi, ad esempio) e una più discorsiva, andranno indicati parametri come la vostra motivazione per quel posto e per quell’azienda, oltre naturalmente alla “fotografia” che vogliamo dare di noi;
- Firma: in basso a destra, nel rigoroso ordine “nome – cognome”. Evitate di riportare titoli come “Ing.” o altri.
Un consiglio supplementare: cercate di mantenere la stessa linea grafica, sia per il CV che per la lettera, in maniera tale da “abituare” in qualche modo il lettore.
inoltre, quando rispondete ad un annuncio, pertanto non vi state auto candidando, fate riferimento all’offerta della quale si sta parlando, e fate attenzione: a volte l’azienda può richiedere la compilazione a mano della lettera di accompagnamento.
Come avrete notato, quindi, anche questo documento ha e merita la sua importanza. Createlo con attenzione. Non vorrete essere scartati prima del tempo?