RFID: la sigla è ormai conosciuta dai più e presto diventerà un idioma d’uso comune. I dispositivi RFID infatti si preparano a sostituire i codici a barre e ad entrare nell’uso quotidiano attraverso una miriade di modalità, ma è presumibile un impatto non troppo docile con chi teme una eccessiva invadenza della privacy e della riservatezza dei singoli. Per questo motivo la Commissione Europea ha predisposto una consultazione pubblica con la quale si vuole tendere una mano alla popolazione per recepire le osservazioni che giungeranno sul tema.
La nuova iniziativa giunge al termine di una serie di workshop che hanno introdotto i lavori di avvicinamento a quella che si preannuncia come una autentica rivoluzione. Ora la consultazione avviata tramite il sito “Your voice in Europe” ambisce a compiere un passo ulteriore in grado di avvicinare la tecnologia e l’utente finale affinchè la conoscenza sia il miglior antidoto alla paura.
Secondo quanto dichiarato dal commissario europeo Viviane Reding «dobbiamo cercare, con la partecipazione di tutti, un accordo sul futuro della tecnologia Rfid e fare in modo che questa tecnologia sia all’altezza del suo potenziale economico […] Per questo è necessario creare delle condizioni che agevolino il suo utilizzo nell’interesse generale, consentendo ai cittadini di mantenere il controllo sui loro dati personali. In una comunicazione prevista per il dicembre 2006, la Commissione europea spera di assumere questa doppia responsabilità».
I lavori sono previsti in completamento per il 17 Ottobre 2006, quando la Commissione farà il punto della situazione prima di riferire al Parlamento ed al Consiglio europei.