Lexmark International ha pubblicato i dati di vendita di stampanti laser e ad inchiostro relativi al primo trimestre dell’anno. Dalle informazioni disponibili emerge un forte calo nel numero dei pezzi venduti, decremento che il mercato ha accolto con insoddisfazione, e con il conseguente deprezzamento del titolo quotato.
Non è da meno Canon che giovedì ha dichiarato che i propri utili trimestrali sono calati del 18,7% rispetto allo scorso anno, come naturale conseguenza del rallentamento dell’economia e del rafforzamento dello yen, il quale ha provocato una sensibile diminuzione delle vendite oltre oceano.
Per quanto riguarda Lexmark, i ricavi derivanti dalla vendita delle stampanti a getto d’inchiostro sono retrocesse addirittura del 42%: nonostante la stessa compagnia si attendesse un calo delle vendite, quanto conseguito va ben al di là delle più nere aspettative societarie.
Gli utili di Lexmark nel primo trimestre 2007 ammontano ora a 101,7 milioni di dollari, pari a 1,07 dollari per azione, contro i 92,4 milioni di dollari, o 95 centesimi per azione, di un anno fa.
Nella stessa giornata in cui sono state pubblicati i sopra citati risultati, il titolo ha perso 2,95 dollari, ovvero oltre l’8%, toccando i 32,36 dollari.
Nel periodo Gennaio-Marzo Canon ha riportato un utile di 106,64 miliardi di yen (1,03 miliardi di dollari circa), rispetto ai 131,25 miliardi di yen dello stesso periodo di un anno fa. I ricavi da vendite calano invece del 3,1% a 1,008 trilioni di yen (9,77 miliardi di dollari).
Come sopra citato, le cause principali del forte calo di utili sono state individuate dalla compagnia giapponese nell’aumento dei costi di alcune materie prime e nelle incertezze circa la crescita dell’economia statunitense per il prossimo futuro.
Infine, secondo Canon, fattore principale di tale decremento di utili è stato il rafforzamento dello yen, valutato oltre il 12% in più rispetto al cambio contro il dollaro di un anno fa.
Gli analisti rimangono prudenti circa i prossimi risultati della compagnia.