Le ricerche nel campo sono attive ormai da anni, ma l’ultimo annuncio LG Philips LCD sembra voler imprimere una forte accelerazione nei risultati di quel che si sta ottenendo nel contesto dei tentativi per creare una sorta di carta elettronica in grado di simulare fisicamente il supporto cartaceo con in aggiunta tutti i vantaggi della tecnologia digitale. Il gruppo koreano, infatti, sarebbe riuscito ad ottenere una nuova forma di carta elettronica in grado di riproporre tutti quei vantaggi che ci si attende da una reale forma applicativa di tale tecnologia.
La nuova carta è, innanzitutto, grande esattamente quanto un normale foglio A4: in altezza, in larghezza, ma soprattutto nello spessore (elemento critico ora limitato a 0.3 millimetri). Il materiale (sviluppato con tecnologia “thin-film transistor” su una base metallica invece che vetrosa e con una pelicola plastica ad assicurarne la durabilità) è curvabile e dunque maneggiabile come la carta, supporta 4096 colori e permette all’utente una visuale a 180 gradi (dunque superando l’ostacolo dell’angolo di visuale spesso limitativa in taluni schermi video tradizionali).
Secondo quanto riportato in un apposito comunicato ufficiale, Chung In-Jae, amministratore e vice presidente LG Philips LCD, avrebbe dichiarato: «la cosa rappresenta una nuova generazione nelle tecnologie di visualizzazione […] le potenziali applicazioni sono incredibili e permetteranno ai nostri utenti di creare nuovi prodotti convenienti non solo nell’uso, ma anche nella salvaguardia delle risorse naturali».
Le caratteristiche fisiche sono ormai promettenti ed anche il risparmio energetico garantito dovrebbe aver raggiunto un buon grado di maturazione, ma nessun dettaglio è al momento fornito circa il costo di produzione e commercializzazione del supporto (elemento fondamentale per valutare l’appeal della tecnologia per il mercato). Secondo quanto sottolineato dal Corriere della Sera «Displaybank stima che il mercato potenziale per i display flessibili raggiungerà un volume pari a 5,9 miliardi di dollari entro il 2010, destinati a diventare 12 nel 2015».