Nonostante alcuni problemi insorti negli anni scorsi con l’iniziativa Books e una sempre più ampia offerta di eBook sulla piattaforma Play Store, Google non ha perso interesse nei confronti dei libri cartacei, tanto da mettere in campo nuovi progetti dedicati alla forma fisica e tangibile delle opere. Uno di questi si chiama “Storytelling device”, proprio come il brevetto che lo descrive, depositato presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office).
Le informazioni al momento disponibili parlano di un volume con sensori di pressione e movimento integrati nelle pagine, che quando necessario attivano un piccolo proiettore posizionato al centro (in prossimità della rilegatura), visualizzando immagini ed elementi di vario tipo. Presente anche un altoparlante per la riproduzione del comparto audio. Va fin da subito chiarito che quello raffigurato nello schema allegato di seguito sembra essere un concept, una tech demo, ma non un prodotto destinato al mercato, almeno non nel breve periodo. Non è nemmeno da escludere l’ipotesi di un’interazione tra un dispositivo simile e indossabili dedicati alla realtà aumentata come gli occhiali Glass.
Il secondo brevetto descrive invece una tecnologia che pare meno complessa da realizzare, anche con gli strumenti attuali. Si chiama “Media enhanced pop-up book” ed è di fatto un libro pop-up che se aperto di fronte ad un dispositivo (ad esempio un tablet) mostra sul display informazioni, contenuti e animazioni aggiuntive correlate alla pagina. Sfogliandolo, cambia automaticamente anche quanto compare sullo schermo. Un sistema AR in grado di arricchire l’esperienza di lettura, soprattutto per i più piccoli.
Restando in tema, si ricorda che il mese scorso Google ha pubblicato i primi libri nativi digitali, una sorta di evoluzione dell’eBook progettata per offrire una nuova forma di intrattenimento letterario, interattiva e fruibile esclusivamente attraverso i display touchscreen di smartphone e tablet. Di seguito un esempio.