Italia Startup e il Politecnico di Milano, in collaborazione con SMAU e con il Ministero dello Sviluppo Economico hanno messo in campo un Who’s Who. Un’iniziativa di carattere permanente che si pone l’obiettivo di presentare una fotografia continuamente aggiornata dei principali attori dell’ecosistema delle startup in Italia. Una mappatura, insomma, che non è nuova nell’ambiente, ma è la prima a carattere istituzionale e che culminerà in una pubblicazione cartacea divulgata nel corso di SMAU 2013 a Milano in ottobre.
Il sito di Italia Startup si è evoluto in questi ultimi mesi, arricchendosi di sezioni che rappresentano anche gli obiettivi più maturi della sua fondazione, che ha lo scopo di aggregare l’ecosistema. Quindi, oltre a notizie e informazioni sulle startup, si è aperta una call per consentire ad altri attori dell’ecosistema di entrare nella mappa (cliccando sul bottone “segnalaci la tua realtà” disponibile all’indirizzo italiastartup.it/mappa): spazi di coworking, angel investor, incubatori. Questo aggiornamento si chiude l’11 ottobre, così da permettere la pubblicazione cartacea, correlata alla mappa, che sarà divulgata per la prima volta a SMAU Milano (23-25 ottobre) con lo scopo di sintetizzare i dati e valorizzarli.
Obiettivo dei promotori del progetto è di rendere il libro-mappa stabile nel tempo, con aggiornamenti continui e con pubblicazioni cartacee in corso d’anno che diano visibilità al lavoro di aggiornamento online. Un po’ come fa già il Registro per le Imprese con il suo report settimanale sulle iscrizioni delle startup innovative.
Si possono confrontare, così, guardando la mappa, i numeri del sistema startup. Ad esempio la differenza – purtroppo ancora molto sensibile – tra nord, centro e sud del paese. In tutte e quattro le voci considerate (acceleratori/incubatori, parchi tecnologici, coworking e venture capital e fondi) spesso il nord registra una presenza doppia, che nel caso dei fondi diventa tre volte superiore. Insomma, la mappa serve a fornire una rappresentazione non idealistica ma concreta dell’ecosistema. Compreso i suoi limiti, che però sono anche opportunità di crescita. Il volume verrà stampato in italiano e inglese e vedrà almeno due uscite l’anno.