In tutto il mondo si acquistano 14 miliardi di lampade a LED all’anno per illuminare abitazioni e uffici. Allora perché non sfruttare questa fonte di luce per trasmettere i dati? Durante il CES 2014 di Las Vegas, Oledcomm ha mostrato il funzionamento della tecnologia LiFi che permette di inviare un segnale a smartphone e tablet attraverso i LED. Sul sito dell’azienda francese sono già in vendita diversi prodotti per la realizzazione di una rete wireless LiFi.
Il LiFi (Light Fidelity) è un sistema di comunicazione simile al WiFi, basato sullo standard IEEE 802.15. A differenza del WiFi, che usa le onde radio per la trasmissione dei dati, il LiFi usa la luce visibile. Altri vantaggi sono: ampiezza maggiore dello spettro di frequenze (quindi nessun rischio di saturazione), velocità più elevata e dispositivi più economici. Ci sono però anche svantaggi, tra cui la scarsa affidabilità e la copertura (la tecnologia funziona solo a corto raggio). Nonostante ciò, Oledcomm crede che il LiFi possa essere una valida alternativa al WiFi, principalmente all’interno degli edifici.
La dimostrazione al CES di Las Vegas è stata effettuata con uno smartphone e un tablet. La fotocamera del primo è stata sostituita con un sensore di luce, mentre nel jack cuffie del secondo è stato inserito un dongle LiFi. Dopo aver caricato un’app sui dispositivi, posizionati sotto una lampada a LED, è iniziata automaticamente la riproduzione di un video e la visualizzazione di un’immagine. L’azienda francese ha quindi mostrato le potenzialità della tecnologia che, in futuro, potrebbe essere utilizzata per servizi specifici, come la geolocalizzazione e l’adversiting in-store.
Essendo semiconduttori, i LED possono passare dallo stato on allo stato off e viceversa in pochi nanosecondi. Ciò significa che la trasmissione dei dati può raggiungere una velocità di 1 Gbps. Oledcomm spera che i produttori capiscano l’importanza del LiFi e decidano di integrare i sensori di luce nei futuri dispositivi mobile.