Il connettore Lightning, recente introduzione di Apple per iPhone 5 e iPod Touch in sostituzione del classico dock a 30 pin, è già stato copiato dall’industria cinese. Nonostante il rigoroso silenzio che Apple ha imposto sul suo standard, con il conseguente ritardo nella produzione di prodotti di terze parti, c’è chi ha fatto del reverse engineering un’arma per battere tutti sul mercato.
Stiamo parlando di iPhone5mod, una società cinese che nelle scorse ore ha presentato il proprio dock “luminoso” per iPhone 5. Luminoso non a caso perché, oltre a essere compatibile con la tecnologia Lightning, è dotato di un cavo ricco di led blu che si accendono al trasferimento dei dati. Ma se riprodurre un connettore dock da 30 pin è sempre risultata un’operazione semplice e indolore, facendo lo stesso con Lightning si rischia grosso, sia in termini di funzionalità degli iDevice che di ovvi fulmini e saette da parte di Cupertino.
Il connettore Lightning, a differenza delle altre soluzioni, non è un semplice jack di interconnessione fra cavi. Al suo interno sono montati specifici controller che di volta in volta assegnano a ogni pin una funzione diversa, anche perché la presa può essere utilizzata indifferentemente su entrambi i lati. Ogni minimo errore, perciò, può potenzialmente portare al cortocircuito dell’iDevice. Oltre a questo, Apple ha imposto rigidissime regole per l’utilizzo di Lightning da parte dei produttori di terze parti, con tanto di verifica e approvazione “di persona” dallo staff di Cupertino e lunghissimo ritardo per l’ingresso sul mercato da parte dei partner.
iPhone5mod sostiene di aver avuto accesso a una tecnica di cracking che bypassa l’autenticazione di Apple presente nel connettore originale e, tramite non meglio precisati accordi con i fornitori, avrebbe ottenuto gli stessi chip che la Mela utilizza per i propri controller. Il passo per il prodotto finale è stato poi immediato: in pochi giorni si è riusciti a fabbricare il primo accessorio di terze parti non autorizzato, un dock luminoso un po’ kitch nella sua essenza ma, a quanto pare, perfettamente funzionante. Il cavo e il dock sono in vendita a 19 dollari ciascuno, 39 per chi volesse acquistare la coppia in una sola tornata.
Sui social network, tuttavia, la notizia è stata colta con una tiepida diffidenza. Sebbene gli utenti non vedano l’ora di mettere le mani su questi accessori, data l’estenuante attesa di Apple e l’assenza di un dock vero e proprio targato Mela, vi è molta paura per l’eventuale utilizzo di una cavistica non autorizzata. Come già accennato, Lightning richiede una precisione certosina per assegnare dinamicamente le funzioni dei singoli pin, evitando errori e cortocircuiti. Riuscirà questa prima proposta a garantire un adeguato livello di sicurezza?