iPhone 5 e i nuovi iPod (Touch e Nano) sono i primi dispositivi Apple a utilizzare il connettore Lightning, sviluppato dalla mela morsicata per sostituire il tradizionale dock 30-pin visto sui modelli precedenti. Trattandosi di una tecnologia completamente inedita e piuttosto complessa, ancora nessun produttore third party ha lanciato sul mercato accessori compatibili, ma le cose potrebbero presto cambiare. Stando a quanto riportato sulle pagine di TechCrunch, l’azienda di Cupertino incontrerà i partner nelle prossime settimane per spiegare loro come procedere, più precisamente il 7 e l’8 novembre a Shenzhen, nel sud della Cina.
Non è chiaro se nell’occasione verranno presentati anche i primi accessori autorizzati da Cupertino, ma di certo l’appuntamento servirà a chiarire le linee guida da seguire per la loro realizzazione. Come già visto, Lightning sfrutta un approccio molto diverso rispetto a quello del vecchio dock. In questo caso a ogni pin viene assegnata dinamicamente una funzione durante lo scambio dei dati, rendendo molto più difficile realizzare prodotti compatibili senza il supporto diretto da parte di Apple, nonostante qualcuno sembra esserci già riuscito.
La fonte della notizia spiega che almeno inizialmente il numero di accessori third party sarà limitato, anche a causa delle difficoltà che il gruppo di Tim Cook sta incontrando nella fornitura di componenti. Il prezzo versato da Apple per ogni connettore si aggira intorno a 3,50 dollari, molto di più rispetto ai 0,40 dollari per il dock 30-pin. La spesa è comunque destinata a scendere in futuro, con una sempre più capillare diffusione della tecnologia sul mercato e l’aumento dei ritmi di produzione.
C’è poi la questione qualità: il gruppo di Cupertino non autorizzerà la commercializzazione di alcun prodotto senza che questo prima si dimostri in grado di soddisfare tutti i requisiti previsti da un rigido protocollo di approvazione.