LighSail 2 è ormai in orbita e la sua navigazione pare tranquilla. La vela solare è partita da una decina di giorni a bordo del grande razzo Falcon Heavy di SpaceX, ora cominciano i primi test. L’obiettivo finale è dimostrare la fattibilità della propulsione spaziale basata sulla luce solare.
Il team della Planetary Society che sta seguendo la missione ha confermato che ha stabilito le prime comunicazioni bidirezionali con LightSail 2. Secondo la telemetria della sonda, tutti i suoi sistemi principali sembrano funzionare normalmente. Nei prossimi giorni verrà fissato un periodo preciso in cui LightSail 2 aprirà le sue vele solari. A differenza infatti dei veicoli spaziali tradizionali che si basano su motori a razzo, il design di LightSail 2 è alimentato da energia solare. Se avrà successo, sarà la prima vela a entrare e mantenere l’orbita terrestre.
Il responsabile del programma LightSail, Bruce Betts, ha dichiarato:
Siamo tutti molto felici, dopo anni di preparazione stiamo volando su una nave spaziale operativa!
L’astronave ha inviato quindi il suo primo segnale sulla Terra. Anche le stazioni terrestri presso la Georgia Tech e la Purdue University hanno ricevuto segnali da LightSail 2. Cosa si prospetta per il futuro di questa vela spaziale? Saranno testati vari elementi, come le telecamere, per garantire che funzionino correttamente e questo dovrebbe richiedere circa una settimana. Dopo i test il team della missione schiererà la vela solare da 32 metri quadrati.
LightSail 2 è grande come un tostapane e il traguardo sperato sarebbe quello di portarla a 700 chilometri dalla Terra, quindi oltre l’orbita della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Non resta che attendere l’annuncio dell’apertura dei quattro pannelli solari e altrettante braccia metalliche che srotoleranno letteralmente la vela .