Se per quanto riguarda gli spostamenti a terra la guida autonoma e sistemi come Hyperloop rappresentano le prossime evoluzioni della mobilità, c’è chi punta a sfruttare lo spazio disponibile in ambito urbano (sempre più ridotto) anche in verticale. È il caso di Lilium Aviation, società impegnata nello sviluppo di quello che può essere definito come il primo jet privato a decollo verticale.
Il progetto è sostenuto e finanziato da ESA (Agenzia Spaziale Europea) e mira a portare una versione definitiva del velivolo sul mercato entro il gennaio 2018, dunque tra poco più di un anno e mezzo. Al momento sono stati realizzati modelli in scala ridotta e il prossimo step prevede la costruzione di un prototipo a dimensioni reale e pienamente funzionante, con la fase di test fissata per il 2017.
Nessuna informazione su quello che sarà il costo per l’acquirente finale, ma è lecito ipotizzare una cifra non alla portata di tutte le tasche. Per sollevarsi da terra, l’unità avrà bisogno di uno spazio contenuto: solo 15 metri quadrati. Lo stesso vale per l’atterraggio. Niente lunghe e ingombranti piste, dunque.
L’alimentazione sarà completamente elettrica, con zero emissioni nocive. Queste le parole del CEO e co-fondatore Daniel Wiegand.
Il nostro obiettivo è sviluppare un velivolo da utilizzare nella vita di tutti i giorni. Puntiamo ad un mezzo che possa decollare e atterrare verticalmente, che non richieda l’infrastruttura complessa e dispendiosa di un aeroporto.
I responsabili assicurano che sarà possibile imparare a pilotare The Lilium (in nome non è con tutta probabilità quello definitivo) con un corso dalla durata di sole venti ore, poiché alcune delle manovre verranno gestite in maniera del tutto automatica dai sistemi di bordo. Dal punto di vista delle prestazioni, il mezzo sarà in grado di raggiungere una velocità di poco superiore ai 400 Km/h e un’altitudine di 3.000 metri.