Al giorno d’oggi, all’interno di un qualsiasi complesso aziendale ben strutturato, qualsiasi tipo di operazione viene tranquillamente pianificata, in maniera tale da ridurre al minimo le sorprese e quindi gli inconvenienti.
Ma può capitare che, nonostante un’attenta programmazione dei compiti da svolgere, qualcosa non vada nella giusta maniera. Vi siete mai chiesti perché? L’origine dell’errore è da attribuire principalmente a un’errata comunicazione all’interno dell’azienda.
Le più diffuse guide sulla comunicazione aziendale, sono tutte concordi nel dire che una buona comunicazione è il primo passo verso la nascita di un’azienda vincente. Ma come fare, in pratica, a ottimizzare il flusso delle informazioni?
Come inizio, è importante sapere che la comunicazione interna all’azienda si pone come obiettivo principale, quello di di promuovere e diffondere un buon clima organizzativo, il quale deve necessariamente avere alla base un’ottima coesione tra i componenti dell’azienda.
Per comprendere al meglio la formula migliore per l’azienda, è necessario imparare a distinguere due tipologie di comunicazione interna:
- Top – Down, ovvero il flusso di informazioni che partono dall’alto (organi dirigenziali), verso il basso (dipendenti). A questo tipo di comunicazione, si collegano diverse metodologie di applicazione pratica, come, per esempio, l’adozione di una rete Intranet o anche l’organizzazione di riunioni con i dipendenti;
- Botton – Up, termine traducibile in un inversione del flusso di informazioni (quindi dal basso verso l’alto) realizzabile tramite questionari o colloqui individuali.
L’importante è ricordare che l’ingrediente fondamentale di una buona comunicazione, è la coesione tra tutti gli apparati aziendali. Le misure da adottare in azienda, per far sì che tutto funzioni in maniera ottimale, consistono nell’adottare metodi comuni, come Intrantet, le email ma anche la messaggistica istantanea, limitata comunque agli ambiti aziendali.