L'inchiesta sui blog

L'inchiesta sui blog

Qualche mese fa era stato chiesto ai blogger di compilare con cura e sincerità il questionario proposto da Diario Aperto: 4.117 sono stati i lettori e/o scrittori di blog (compresa la sottoscritta) che hanno risposto alla chiamata tra il 24 gennaio e il 15 aprile 2007 e venerdì 22 giugno sono stati pubblicati i risultati.

L’indagine è stata promossa da Swg, Splinder e Università di Trieste. Il format attraverso il quale si sono sottoposti i risultati ha spaziato dalle forme canoniche ai video. Quest’ultimo mezzo è particolarmente impattante per chi, come noi, ha bisogno di avere rapidamente sotto mano i dati più rilevanti, senza doverli a nostra volta desumere.

Il segreto dei blog italiani è la “fiducia”: secondo l’inchiesta l’83,9% degli interpellati ripone ‘molta’ o ‘abbastanza’ fiducia nei blog più autorevoli, un valore significativo e più alto rispetto a quello concesso a quotidiani cartacei (73,1%) o alle versioni Internet dei quotidiani (75,6%) e molto più alto rispetto a telegiornali e radiogiornali (45,6%).

L’89,3% ritiene i blog interessanti proprio perché slegati da pressioni editoriali e commerciali più vicine al giornalismo tradizionale, mentre l’89,9% apprezza i blog perché riportano contenuti più originali e più liberi rispetto ad altre fonti di informazione mediatica.

Infatti, il 64,2% degli autori di blog, nell’atto di pubblicare un post, dichiara di non avere in mente un ipotetico target di lettori come invece accade per il giornalista tradizionale.

Spesso si scrive per se stessi, anche se sono molti coloro che dichiarano di scrivere “per tutti indistintamente” (44,1%).

In fondo però i blog non sono estranei al contesto mediatico: se è vero che il blog rappresenta un’arena di dibattito con meno controlli e più passioni, è anche vero che i mass media forniscono gli argomenti ai blogger: il 48,8% conferma il ricorso a siti professionali di news, giornali cartacei, tv, radio e altri media per trarre “spunti” per i propri post (il 28,6% fa ricorso anche a media non digitali).

Gli spunti cambiano quando a scrivere sono le donne, molto più attente alla dimensione quotidiana: l’80,9% delle donne (contro il 53,7% degli uomini!) dice di utilizzare episodi della vita di ogni giorno tra le fonti principali dei propri post. E il 39,7% delle donne (contro il 23,6% degli uomini) dichiara di leggere determinati blog a causa del “rapporto di amicizia con l’autore”.

Questi dati rivelano come il blog integri marcatamente flussi di informazione e pratiche legate alla sfera della socialità e alla storia minima di ogni giorno.

In generale il gentil sesso è molto attivo: il 40,3% delle autrici di blog scrive su più di un blog; la percentuale al maschile è del 32,7.

Le donne, autrici o lettrici di blog, incarnano le tendenze in divenire di questi luoghi digitali.

Il mondo dei blog, infine, non ama la politica istituzionale. Il campione analizzato (ben sopra la media italiana per scolarità e potenzialità di influenza sugli altri), non ha simpatie per la politica nostrana: il 61% dei rispondenti ripone poca o nessuna fiducia nel Presidente del Consiglio, mentre il 78,9% ripone poca o nessuna fiducia per il capo dell’opposizione (mi sa che alle prossime elezioni l’affluenza alle urne sarà bassa :)).

L’intero database delle risposte, alcune elaborazioni e le interpretazioni a cura dei promotori saranno scaricabili dal blog di DiarioAperto e gratuitamente (ri)utilizzabili.

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