Arriva dallo UK Office of Government Commerce la pubblicazione di una ricerca dai risultati e dalle conseguenze importanti: l’open source è una valida alternativa alla scelta proprietaria (con specifico riferimento a Microsoft), dunque l’Inghilterra può aprire la propria pubblica amministrazione a questa possibilità.
La ricerca inglese restituisce dunque risultati simili a quelli che hanno già portato città come Monaco a scegliere di convertire a Linux la propria rete informatica. Secondo l’OGC la piattaforma open source sarebbe «notevolmente maturata» e permetterebbe ad oggi importanti risparmi.
Vien da chiedersi cosa pensi di tutto ciò Steve Ballmer, il rappresentante Microsoft che solo 24 ore prima bollava la scelta Linux come insicura, onerosa e tutt’altro che conveniente. Il risultato pubblicato dall’importante commissione offre un importante parere circa i costi/benefici comportati da una precisa scelta strategica nel sistema informatico del settore pubblico: saranno ora le singole entità (città, enti, istituzioni) a prendere le proprie decisioni in merito.
Una importante conclusione tratta dal report OGC sembra essere stata formulata appositamente per controbattere all’offensiva anti-Linux portata avanti da Ballmer: mentre quest’ultimo solo ieri additava l’open source come una scelta tale da implicare un basso tasso di interoperabilità, il report odierno indica proprio l’interoperabilità come un parametro da considerarsi poco importante nell’ambito della pubblica amministrazione.