Con svariati mesi di ritardo, anche in Italia sono arrivati dei consistenti progetti di citizen journalism, ovvero il giornalismo partecipativo che raccoglie e pubblica i contributi dei lettori, come Current TV e Agoravox. Per chi volesse un’anticipazione su “quello che verrà dopo”, consiglio di iniziare a prendere familiarità con il concetto di link journalism, che come si intuisce dal nome, potrebbe essere tradotto come giornalismo dei link.
Si tratta di una recente (ma già affermata) tendenza adottata dagli strumenti di informazione online dei media statunitensi che vede blogger e giornalisti che scrivono sul Web, raccogliere e consigliare una serie di collegamenti ad articoli on line, che eventualmente possono essere commentati.
Offrire ai lettori una raccolta ragionata di fonti online, che quindi sono immediatamente consultabili, razionalizzando e aggregandoli per poter costruire un quadro omogeneo dei punti di vista su un fatto, rappresenta il valore aggiunto che il link journalism offre rispetto a sistemi di aggregazione automatica come Google News.
In attesa di scoprire come questa tendenza verrà recepita in Italia, per capire meglio di cosa si tratti possiamo navigare all’interno della sezione di link journalism del New York Times.