Gli esperti di Internet si stanno scervellando quotidianamente per trovare un super concorrente a Google nel campo pubblicitario. È notizia di questi ultimi giorni che anche LinkedIn, la rete sociale per i professionisti, si è buttata in questo oceano e ha iniziato a sperimentare DirectAds, un sistema che permette agli inserzionisti di pubblicare annunci mirati ad un’audience precisa, classificata in base a diversi criteri: età degli utenti, sesso, zona geografica, livello di educazione, professione e altro ancora.
LinkedIn DirectAds rappresenta una sorta di versione professionale di Facebook Ads e utilizza un sistema di prezzi basato sul CPM (costo per impression). Gli utenti potranno caricare direttamente gli annunci attraverso il loro account e la cifra minima di spesa è stata fissata a 25 dollari.
Ma la novità è che LinkedIn proverà a “vendere” i propri utenti ad altri siti partner. Infatti quando qualcuno visita il sito di questo Social Network, un cookie sarà immesso sul proprio browser, che lo identifica come un membro LinkedIn ogni volta che visita un sito partner. Informazioni di identificazione personale saranno rimossi, ma i membri saranno raggruppati in diverse categorie di targeting.
Nuovi stratagemmi sono in corso per cercare di monetizzare i Social network, grande fonte di informazioni necessarie al marketing ma a quali saranno le conseguenze di tutti questi dati? Aspettiamo sviluppi…