Tra mille “ma”, “però”, e chiarimenti finali si snocciola passo a passo il processo che porta Linspire verso l’utenza italiana. Il tutto avviene tramite una cordata formata da Dell e Questar, dalla cui stretta di mano ne scaturisce un’offerta riservata al vecchio continente.
Il passo è importante sotto molti punti di vista. Innanzitutto per la prima volta Dell distribuisce in Europa con un sistema Linux preinstallato. Inoltre Linspire coglie l’occasione per esordire in Italia, ponendo così sul mercato un’offerta consumer avente un certo potenziale di concorrenzialità. L’esordio in Italia avviene tramite il distributore Questar, e tramite lo stesso canale Linspire viene distribuito in Europa su macchine Dell Optiplex.
La notizia ha però creato un certo sconcerto in quanto andava a contrastare con quelle che sono le strutture clientelari del mercato attuale. Strana, soprattutto, l’abbinata Dell-Linspire. Dall’azienda di Round Rock arrivano subito secche smentite e l’esatta versione dell’accaduto viene così semplificata: Questar è cliente Dell, Questar ha ogni libertà di personalizzazione della propria offerta, Questar ha ritenuto opportuno installare Linspire. Dell, insomma, non può controllare le installazioni dei propri clienti e conferma piuttosto la propria .
Il prezzo dell’offerta è quello tradizionale: 69,90 euro per il sistema operativo versione 4.5, OpenOffice ed un abbonamento annuale al servizio CNR Warehouse di offerta software. Nonostante l’imbarazzo di Dell, l’accordo viene salutato con sommo favore sia da Questar, da tempo impegnata nella distribuzione dei sistemi di Robertson (a partire da Lindows) che da Robertson stesso, soddisfatto per la solida penetrazione del proprio marchio sul mercato italiano ed europeo.