L'intelligenza artificiale ha animato Mona Lisa

Un avanzato algoritmo di IA è riuscito ad animare quadri e disegni, portandoli alla realtà: è un progetto di Samsung che apre a sviluppi ulteriori.
L'intelligenza artificiale ha animato Mona Lisa
Un avanzato algoritmo di IA è riuscito ad animare quadri e disegni, portandoli alla realtà: è un progetto di Samsung che apre a sviluppi ulteriori.

Samsung ha realizzato un sogno dei nerd di tutto il mondo: animare un dipinto. Si tratta di qualcosa che avevamo visto concretizzarsi, in un certo senso, in Ghostbusters II, quando Vigo, uno dei fantasmi alle prese con la città di New York decise di uscire allo scoperto facendo strane facce proprio dall’interno di un dipinto. Qual è il punto qui? Samsung ha trovato un modo per generare video animati da un solo fotogramma di un soggetto, tramite l’intelligenza artificiale.

Il processo prevede un training dell’algoritmo sulle caratteristiche facciali di oltre 7 mila immagini di celebrità raccolte da YouTube. La forma del viso, i loro occhi, la bocca e altri elementi sono mappati e immagazzinati, così da permettere all’opera di muoversi allo stesso modo degli umani grazie all’IA. Uno dei test è riuscito a umanizzare la famosa Mona Lisa, in un maniera davvero incredibile.

E non solo lei: i ricercatori hanno lavorato su Albert Einstein e Marilyn Monroe, ma ovviamente, il quadro di Leonardo resta il risultato più notevole in quanto nessuno aveva mai visto muoversi la donna ritratta, in oltre 500 anni. Certo, non è perfetto. Ci sono segni rivelatori che fanno capire che non si è dinanzi ad un filmato reale. Molti artefatti, attorno ai bordi del viso se si guarda da vicino, anche se la tecnica non potrà che migliorare con il tempo, visto che il punto difficile era cominciare, non risolvere. La notizia ha, come spesso accade in questi casi, una doppia faccia: fa ben sperare per lo sviluppo della tecnologia ma pone seri rischi in quanto a fake video, magari con protagonisti volti sconosciuti e dunque più plausibili di essere veri. Ma guardiamo avanti con serenità, sperando che gli usi etici superino quelli rischiosi.

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