Dopo 8 versioni RC, il creatore di Linux ha finalmente annunciato il kernel 3.9 del sistema operativo che introduce novità molto interessanti, tra cui il pieno supporto per i Chromebook realizzati da diversi produttori e per i dischi a stato solido, utilizzati come cache per gli hard disk tradizionali. Il nuovo kernel include anche nuovi driver per le ultime schede video AMD/Nvidia e per le APU del chipmaker di Sunnyvale. Il changelog completo può essere letto sul sito KernelNewbies.org.
Tra le numerose grandi e piccole modifiche apportate dagli sviluppatori rispetto al precedente kernel 3.8 si può citare il target “dm-cache” incluso nel device mapper che permette di usare un SSD come memoria cache per una periferica di storage più lenta come gli hard disk. Linux può utilizzare un disco a stato solido per velocizzare la lettura e la scrittura dei dati che, in un secondo momento, verranno trasferiti sul disco rigido. La feature è ancora sperimentale e sarà ulteriormente migliorata nel kernel 3.10.
Per quanto riguarda i file system, è stato introdotto il supporto iniziale per le modalità RAID 5/6 a Btrfs, mentre XFS, Ext4 e f2fs hanno ricevuto diverse ottimizzazioni. Il kernel 3.9 supporta ora la piattaforma di virtualizzazione Goldfish, che permette di sviluppare per Android, e le funzionalità di virtualizzazione dei processori ARM Cortex A15.
La seconda novità di rilievo è il supporto completo per tutti i dispositivi presenti nei notebook con sistema operativo Chrome OS. L’utente può quindi installare senza problemi una futura distribuzione basata sul nuovo kernel. In Linux 3.9 sono stati aggiunti i driver per la GPU Oland usata dalle schede video AMD Radeon HD 8500 e 8600, oltre al supporto per le APU AMD di prossima generazione (Richland) e per i processori Intel Haswell. Come sempre il nuovo kernel può essere scaricato dal sito Kernel.org.