Il ventennale della nascita di Linux incombe ed il web è già alle prese con i preparativi per la festa al Pinguino. I passi compiuti dall’agosto del 1991 ad oggi sono tanti ed hanno permesso a Linux di diventare una realtà del mondo informatico, lottando contro rivali con cui all’inizio sembrava impossibile poter competere. Ad ostacolare l’ascesa del Pinguino è stato in molti casi Windows, con la società di Redmond a dominare il mercato nel ventennio a cavallo tra ventesimo e ventunesimo secolo. Redmond è stato per lungo tempo il rivale per antonomasia, con Linux che ha cercato di rosicchiare fette di mercato al colosso fondato da Bill Gates e, stando a quanto dichiarato da Jim Zemlin, sembra ora essere riuscito a raggiungere l’obiettivo numero uno: sorpassare Windows.
Il presidente esecutivo della Linux Foundation ha infatti approfittato del ventesimo compleanno di Linux per celebrarne il sorpasso ai danni del sistema operativo targato Microsoft. Una grossa parte dei dispositivi elettronici utilizza software in qualche modo legato al Pinguino, con versioni modificate del kernel sviluppato da Linus Torvalds in grado di adattarsi alle diverse caratteristiche degli apparecchi sui quali Linux è ora in grado di girare. I produttori di videocamere, telefoni cellulari, accessori per la cucina, televisori, video registratori e qualsiasi altro dispositivo possa necessitare di un sistema operativo hanno visto in Linux la manna dal cielo che ha permesso loro di migliorare i propri prodotti.
In tal senso la lotta con Microsoft è impari, dato il limitato raggio d’azione che il sistema di Redmond ha rispetto a Linux. Ma quest’ultimo è nato per lavorare sui computer ed un’analisi dei dati smentisce senza ombra di dubbio le dichiarazioni di Zemlin: 9 computer su 10 sono basati su Windows, che ad oggi possiede l’87% del mercato desktop. Windows XP, Vista e Seven riescono singolarmente a registrare percentuali di un’ordine di grandezza superiori a quelle di Linux, che solo in rari casi è riuscito nel corso del 2010 a superare l’1% del mercato globale. La rincorsa del pinguino sui PC è ancora lontana dal potersi definire terminata, anzi per certi versi può dirsi mai iniziata. Per quanto gli sforzi della comunità open source e delle società che spingono verso soluzioni aperte permettano giorno dopo giorno di diffondere il verbo Linux in tutto il mondo, la situazione nel corso degli ultimi anni è rimasta sostanzialmente immutata.
I ruoli vengono però ribaltati quando dal desktop si passa al mobile: l’arrivo di Android ha rappresentato per Linux l’inizio di un’ascesa che è culminata negli ultimi mesi con la conquista delle prime posizioni in tutte le classifiche legate a smartphone e tablet, con percentuali di vendita da capogiro. L’esercito Android si è infoltito negli ultimi anni a colpi di nuovi dispositivi lanciate da aziende che hanno puntato con decisione sul sistema operativo che fa di Linux il proprio cuore, anche se in una versione profondamente elaborata dagli ingegneri Google. Nel mondo mobile Microsoft è rimasta al palo e solo negli ultimi mesi ha iniziato a puntare con decisione sul settore: l’arrivo di Windows Phone 7 è la conferma delle intenzioni della società di mettere le mani anche su smartphone e tablet, ma questa volta è il gruppo di Redmond a dover rincorrere, cercando di stare al passo con le innovazioni tecnologiche che un sistema operativo come Android ha acquisito nel corso degli anni e che invece WP7 deve digerire in pochi mesi.
La conquista del settore desktop, al momento, rappresenta per Linux solo un sogno difficilmente realizzabile. I numeri non lasciano scampo ad interpretazioni, con Microsoft padrona assoluta in un campo ove sono ben pochi gli avversari in grado di ostacolare gli attacchi del colosso fondato da Bill Gates. Ma al giorno d’oggi i computer rappresentano solo una delle diverse soluzioni presenti sul mercato. La più importante, forse, ma non l’unica: gli smartphone si sono rapidamente evoluti fino a diventare dei veri e proprio gioielli di tecnologia in grado di stare comodamente in tasca e di riproporre molte funzionalità tipiche dei PC; i tablet, invece, possono essere considerati l’estensione mobile dei computer. In entrambi i settori, a darsi battaglia per le posizioni di vertice sono Android ed iOS, ovvero Google contro Apple, open source contro closed source – ancora una volta. Più che sulla forza, Linux dovrà dunque puntare sull’astuzia, approfittando di tutte le soluzioni che il mercato offrirà negli anni a venire ed imporre la propria presenza in nuovi settori.