Dopo una serie di sedute di assestamento, le azioni Apple sono tornate a volare superando addirittura quota 127 dollari con rialzi che hanno sfiorato il 5% durante la seduta ed il 4.5% nell’after hour. Trattasi del nuovo record storico per le azioni del gruppo di Cupertino ed il merito è tutto ovviamente depositato nella parola iPhone.
Le opinioni sono le più discordanti, ma i numeri parlano chiaro: la vendita del telefono è andata a gonfie vele e l’attenzione sul brand rimane alle stelle. I problemi con le batterie e con i ritardi nelle attivazioni da parte di AT&T non sembrano sconvolgere gli investitori, mentre a generare nuovo entusiasmo è una ricerca iSuppli che vede, al cospetto dell’alto prezzo del telefono, un ampio margine di guadagno da parte del gruppo della mela. Apple, infatti, si metterebbe in tasca ben il 55% del valore di mercato del telefono.
La ricerca iSuppli ha quantificato in 265.83 dollari circa il costo di produzione del dispositivo. La parte restante del prezzo è distribuita tra le parti in causa, ma non è dato a sapersi quanto vada ad Apple, quanto eventualmente ad AT&T ed infine quanto rimanga sulla strada per logistica, royalties ed altre spese. Il margine del 55%, comunque, garantisce un’ottima performance per i prossimi bilanci Apple ed è così che il titolo coglie l’occasione per toccare una nuova vetta a Wall Street sulla scia di un Nasdaq rifiorito in seguito alle buone notizie permeate relativamente all’andamento dell’economia statunitense.
Il display rappresenterebbe il 10% circa dell’intero costo di produzione del telefono: 27 dollari il prezzo pattuito con la tedesca Balda. Infineon convoglia il 6% del costo, mentre la tecnologia touchscreen vale 24.50 dollari (con componenti, secondo The Inquirer, Sharp, Epson e Toshiba). iSuppli valuta in 4.5 milioni gli iPhone che verranno distribuiti entro fine anno.