«Ho ricevuto centinaia di email da clienti di iPhone scontenti per la decisione di Apple di ridurre il prezzo di iPhone di 200 dollari a due mesi dalla sua commercializzazione». Iniziava così l’enciclica riparatrice scritta da Steve Jobs qualche mese fa. La riduzione di prezzo aveva realmente fatto infuriare molti clienti della mela, che avevano speso 599 dollari per un dispositivo che dopo pochi giorni ne sarebbe costati 399. L’elargizione di un buono sconto per gli Apple store di 100 dollari, prontamente erogati da Cupertino, placò la sete di vendetta degli appassionati dello smartphone.
L’uscita continua, quasi inarrestabile, di nuovi modelli di iPhone e di iPod è diventata quasi proverbiale negli States e, seppur di striscio e in maniera scherzosa, è finita persino nel tritacarne della campagna elettorale USA 2008.
Ospite del cloridrico David Letterman, il candidato democratico alle presidenziali statunitensi Barack Obama ha partecipato alla celebre “Top 10” del Late Night Show. Serio e composto, il primo afroamericano in lizza per la Casa Bianca ha letto le sue dieci (fanta)promesse per la campagna elettorale.
Giunto alla quarta domanda, Barack Obama ha dichiarato solennemente: «Non consentirò ad Apple di rilasciare un nuovo e migliorato iPod all’indomani del giorno in cui hai comprato il modello precedente». Un impegno concreto, almeno per qualche elettore geek…