L’iPod, dopo un inizio tentennante nel 2001, cominciò ad essere conosciuto in tutto il mondo.
Una volta reso compatibile con Windows fu comprato da sempre più persone e diventò sinonimo di player mp3 facendo la sua comparsa anche in numerosi video musicali.
Dopo che, grazie al coinvolgimento di star come Madonna, iPod era diventato un fenomeno mediatico e di tendenza, il successo travolse completamente Apple che capì di potersi spingere oltre e presentò un modello più economico e compatto del classico.
Nacque così, il 6 gennaio del 2004, l’iPod mini in vari colori. Fu da subito un successo al di là delle aspettative al punto che, per oltre sei mesi, non fu commercializzato al di fuori degli USA per l’eccesso di domanda.
L’iPod a questo punto occupava già una percentuale altissima tra i player mp3, vicina al 90%.
Steve Jobs, CEO di Apple, capì che il successo di iPod e il suo legame con iTunes era in grado di far salire il valore dell’intera azienda. Per questo iPod diventò sempre più importante per la società di Cupertino.
Il 19 luglio del 2004 Apple decise di rinnovare per la quarta volta l’iPod, introducendo la comodissima clickwheel – i comandi integrati a sfioramento.
I concorrenti di Apple nel campo dei riproduttori di mp3 (Creative in testa a tutti) stavano cominciando a presentare dispositivi con schermi a colori. Adeguandosi, il 26 ottobre del 2004, Apple presentò un modello, l’iPod photo, in grado di riprodurre le fotografie di iPhoto caricate da iTunes sullo schermo a colori.
Nella stessa occasione ai modelli normali venne affiancata una versione speciale chiamata U2 Special edition che, oltre al colore particolare (rosso e nero), includeva uno sconto per l’acquisto dell’ultimo album della famosa band.
Apple, tuttavia, non si accontentò affatto del successo dei vari modelli di iPod. Voleva aggredire anche il mercato dei player mp3 con memorie flash, meno capienti e più economiche. Per tale motivo il successivo 11 gennaio fu presentato un modello ancora più economico: l’iPod Shuffle.
Compattissimo e senza schermo, i suoi controlli erano stati ridotti all’essenziale, ricordando la clickwheel come disposizione; I brani inoltre potevano essere riprodotti secondo la playlist impostata su iTunes o random.
iPod Shuffle aveva solo una porta USB integrata. Fu il primo iPod davvero economico sul mercato, sicuramente quello meno costoso. Andò subito a ruba.
Gli aggiornamenti successivi videro diventare il modello a colori quello standard e, il 7 settembre del 2005, Apple presentò l’iPod nano in due colori (il nero ebbe un successo clamoroso). Quest’ultimo sostituì gli iPod mini e, oltre a essere in sostanza un iPod in miniatura – ovvero molto più piccolo e sottile – aveva anche la capacità di visualizzare fotografie proprio come il modello maggiore.
Con l’introduzione dell’iPod nano Apple lasciò un HardDisk vero e proprio solo nei modelli maggiori, lanciando un assalto al mercato di player flash con i due modelli minori.
Cavalcando il grande successo del negozio online di iTunes, in occasione dell’apertura della sezione “audiolibri” l’edizione speciale di iPod dedicata a Harry Potter venne affiancata ai nuovi iPod.
La popolarità del player di Steve Jobs continuava a crescere e in due anni di ascesa Apple aveva sviluppato notevolmente l’idea iniziale di iPod creando tre diverse famiglie di dispositivi che coprivano tutte le fasce di utenti e di prezzo.
Nonostante ciò nuove sorprese erano in serbo.