Come tutti sappiamo, ieri si è tenuto l’IPv6 Day, una giornata di test mondiali sulle nuove reti IPv6 per verificare la tenuta delle nuove infrastrutture che tra poco tempo andranno prima ad affiancare e poi a sostituire le attuali reti IPv4. C’era molta attesa e molta ansia per questo test perché il ritardo nell’adattare le infrastrutture di rete al nuovo standard IPv6 aveva fatto temere che qualcosa potessere andare storto.
Inoltre molti esperti informatici avevano il sentore che i test potessero venire disturbati da alcuni pirati informatici che avevano minacciato di intralciare il lavoro di sviluppo sull’IPv6. Ma fortunatamente la giornata di test di ieri è filata liscia come l’olio e l’IPv6 ha superato brillantemente questa piccola prima prova generale.
Le infrastrutture hanno retto, gli utenti non hanno riscontrato problemi nell’utilizzo di Internet e i vari server di test hanno tutti dato un responso positivo. Tuttavia anche se la giornata di ieri è stata un successo, non è tutto oro ciò che luccica.
Anche se i test sono positivi, siamo ancora troppo lontani dalla completa implementazione dell’IPv6 nelle nostre infrastrutture. Sebbene le gradi reti si siano già dimostrate pronte, non lo sono invece le piccole infrastrutture IT di aziende e piccoli provider che dovranno quindi lavorare molto forte per colmare velocemente questo gap.
Il passaggio all’IPv6 è davvero imminente e non è assolutamente concepibile a questo punto rimanere indietro.